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Un lettore, riguardo ad un articolo in cui parlavo della presenza inquietante del dolore nel mondo, mi ha scritto:
“Se non ci fosse, il dolore, e mettessimo la mano sul fuoco inavvertitamente, non la ritiremmo e morremmo bruciati senza accorgercene perché privi del dolore”.
Ed ecco la mia risposta:
Il fatto è che quando la togliamo la mano e ci accorgiamo del danno e cerchiamo di correre ai ripari, la mano continua a dolere senza che ce ne sia più bisogno.
E’ vero che il dolore è necessario, ma è un campanello d’allarme strampalato, che funziona assai male. Continua a suonare all’impazzata, quando potrebbe suonare ad intervalli, dandoci il tempo di provvedere ad eliminare la causa (sempre che sia possibile ovviamente), e suona alle volte smisuratamente per un male non serio (mal di denti, cefalea a grappolo…), e non suona per niente, alle volte, per un male serio (alcune forme di tumore al cervello ad esempio).
Oggi le cose stanno così. Ma l’uomo è in continua evoluzione, e può darsi che tra un milione d’anni (sempre che l’umanità esista ancora) le cose cambieranno in meglio.
Renato Pierri

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