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A seguito di continui rinvii sulla riapertura delle scuole si moltiplica la mobilitazione per il rientro in classe. Anche in Terra di lavoro si avviano nuove iniziative e nasce il gruppo operativo “Scuole aperte Terra di Lavoro”, per rivendicare il diritto degli studenti alla didattica in presenza con la riapertura degli istituti scolastici. A promuovere l’importante iniziativa, che ha raccolto già molte adesioni, sono stati docenti e genitori, che denunciano gli enormi danni provocati dalla Dad tra gli studenti, sia in termini di apprendimento che relazionali e affettivi. La scelta di costituire un coordinamento provinciale si è resa necessaria dopo l’ennesima ordinanza a firma di De Luca che dispone, ancora una volta, la sospensione delle attività didattiche in presenza a partire dalla classe quarta della scuola primaria, nonostante la Regione sia ormai in zona gialla e il DPCM preveda a partire da lunedì 18 il ritorno graduale in presenza al 50% fino al 75% degli studenti delle scuole superiori nelle zone gialle e arancioni. Nella stessa ordinanza si dispone anche la chiusura delle mense scolastiche, che crea ulteriore disagio, né si tiene conto delle differenze tra grandi e piccoli comuni. La scelta – sottolineano gli esponenti del Gruppo-, oltre a produrre gravi danni sulla formazione dei bambini e degli adolescenti, determina una disparità di trattamento sia rispetto alle scuole di altre regioni italiane ed europee, sia rispetto alle aperture delle attività economiche. A ciò si aggiungano i pesanti risvolti sociali di queste decisioni, che aumentano il divario tra gli studenti, penalizzando quelli appartenenti alle fasce più deboli e favorendo la dispersione scolastica.  Anche i giudici amministrativi si stanno pronunciando contro le ordinanze restrittive dei presidenti delle ragioni (vedi TAR Lombardia, TAR Puglia, TAR Friuli Venezia Giulia). Il “gruppo di coordinamento scuole aperte” chiede a gran voce che la politica regionale e locale acceleri il rientro a scuola, mettendo in campo tutti gli strumenti possibili per aumentare la sicurezza nelle stesse: screening settimanale della comunità scolastica, precedenza al personale, docente e amministrativo, nella somministrazione del vaccino, trasporti dedicati (soprattutto per gli studenti delle superiori). È intenzione del gruppo presentare ricorso al Tar Campania per chiedere l’annullamento dell’ordinanza De Luca.

Il coordinamento “Scuole aperte in terra di lavoro”

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Santa Maria Capua Vetere

Claudia de Biase

Giovanna Battipaglia

Pasquale Novelli

Fortunata Di Palma

Francesco Razza

Valentina Romito

Giovanna Tecchia

Laura Baldi

Andrea Volpe

Rosanna Delle Femmine

Concetta Di Gennaro

Francesca Di Cerbo

Elisabetta Monaco

Alessandra Savarese

Maddalena Cavallo

Pasquale Grimaldi

Tommaso di Salvia

Vardaro Mariarosaria

Angela Papa

Valentina Farina

Sara Milone

Antonio Tringali

Angela Vecchione

Stefania Funaro

Silvana Ferriero

Caterina Meccariello

Filomena Corsale

Maria Luisa Chirico

Antonella Pellegrino

Marianna De Monaco

Fabiana De Monaco

Giuseppina Vernotti

Chiara Moccia

Santillo Nicolina

Gabriella Rendina

Dolores Nespoli

Fernanda Manzoni

Sabina Iozzino

Giovanna Maiorano

Giuseppe Casillo

FraenzaJosy

Daniele Maisto

Tania Di Monaco

Caserta

Daniela Borrelli

Angela Mataluna

Luca Palermo

San Prisco

Luisa Carrillo

Sparanise

Maria Grazia Felisio

Grazia Manno

San Tammaro

FrancescoCipolla

Anna De Chiaro

Nancy Munno

Giovanna Santoro

Casapulla

Monica Di Lorenzo

Casagiove

Marianna Mannella

Maria Romanucci

San Nicola La Strada

Margherita Niutta

Consuelo D’Andrea

Capua

Assunta Ventriglia

Rodolfo Cangiano

Marcianise

Antonietta Grimaldi

Maria Grazia Fuccia

Aversa

Filomena Gordon

Luigi Corrente

Daniela Della Corte

Letizia Guarino

Pasquale Vitale

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