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Il lavoro e la precarietà sociale della vita nelle periferie.

In attesa di poter tornare in scena, il Teatro delle Forche, nei giorni 7 e 8 febbraio 2021, renderà disponibile online lo spettacolo “Come tu mi vuoi”,vincitore nel 2019 del bando nazionale dell’ARCI “In Scena”.

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La compagnia, che gestisce il Teatro Comunale di Massafra, avrebbe voluto replicare la produzione – tratta da due racconti di Tommaso Pincio e Christian Raimo – per il progetto “PERIFERIE INFINITE”. Dalle periferie locali alle periferie mondiali” (Avviso pubblico “Periferie al centro”, intervento di inclusione culturale e sociale della Regione Puglia – Assessorato all’Industria Turistica e Culturale e Assessorato al  Bilancio e programmazione unitaria, Politiche Giovanili, Sport per tutti coordinato dal Teatro Pubblico Pugliese).

Tuttavia, non potendo ancora incontrare gli spettatori in presenza, a causa delle restrizioni legate alla diffusione del contagio da Covid-19, e con l’auspicio di poter tornare a fare presto attività dal vivo, domenica e lunedì, renderà disponibile lo spettacolo online sulla piattaforma Vimeo. L’accesso avverrà sul sito www.teatrodelleforche.com.

“Come tu mi vuoi” – regia di Giancarlo Luce, in scena Giancarlo Luce e Ermelinda Nasuto – mette in scena il non-incontro tra due vite accomunate nella miseria di un lavoro impossibile persino da raccontare.

Il lavoro è il centro attorno a cui gravita tutto lo spettacolo, eppure si nasconde, si nega costantemente nelle parole che talvolta provano a dirlo senza riuscirci, indugiando invece su una parossistica etica della performance inscenata dagli abiti da fitness indossati dagli attori e dall’allenamento a cui si sottopongono.

I due corrono, sì. Ma non inseguono qualcosa o qualcuno. Sembrano alternativamente impegnati a tenersi pronti per qualcosa senza preoccuparsi neanche di capire cosa sia; oppure alla ricerca di un benessere posticcio che non serve a sradicare il male ma solo cercare di dimenticarlo.

È l’attuale condizione di malessere della maggioranza. Di coloro che vivono correndo sui bordi delle grandi arterie della società tra impedimenti e ostacoli, tra omissioni, frasi tronche che tolgono il respiro in tempi di prospettive schiacciate, secondo un ritmo affannato e contagioso che dà forma alla nientificazione. Precari nel lavoro e nell’identità e orfani di un aggregato sociale.

Costumi di Mariella Putignano. Ideazione luci Franz Catacchio.

Il progetto “PERIFERIE INFINITE”. Dalle periferie locali alle periferie mondiali”, a cura del Teatro delle Forche – società cooperativa capofila della rete costituita con l’associazione culturale “Il Serraglio” di Massafra, il Circolo Arci “SvegliArci” di Palagiano e la Cooperativa Sociale “Il Sole” di Statte – vincitrice dell’Avviso pubblico “Periferie al centro”,  intervento di inclusione culturale e sociale della Regione Puglia – Assessorato all’Industria Turistica e Culturale e Assessorato al  Bilancio e programmazione unitaria, Politiche Giovanili, Sport per tutti coordinato dal Teatro Pubblico Pugliese – prendendo il nome da un verso del poeta Vittorio Bodini, parte da una periferia nel sud dell’Italia per guardare alle periferie del mondo e integrare le persone sia native che immigrate nel cuore dello sviluppo culturale, sociale ed economico delle comunità, e coinvolge i territori di Massafra, Palagiano e Statte.

Per informazioni: info@teatrodelleforche.com

 Foto di Giuseppe Martella.

Nino Bellinvia

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