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Ho sempre in mente questo titolo cubitale apparso sul quotidiano “ La Voce” di Indro Montanelli di una ventina abbondante di anni fa : “RIECCOLI” !  Ne vedo  oggi un altro sul “Fatto quotidiano”: “Rieccolo”. Entrambi detti titoli, per il caso ce ne fosse davvero bisogno per qualche lettore sprovveduto, si riferivano – il primo –  al signor Silvio Berlusconi con i vari suoi compagni di merenda, come Dell’Utri ed altri,  mentre il secondo si riferisce solo al riapparso “cavaliere” (senza i compagni) , personaggio straordinario che dal 26 gennaio 1994, pur di restare in sella, ha attraversato tutto l’arco costituzionale, spesso prendendo la forma dell’acqua versata in un recipiente multiforme, come ho scritto qualche giorno fa.  Ieri, anche con Draghi, al di là delle sue conosciute moine di standing commerciale per vendere una qualsiasi merce delle sue aziende,  l’inquilino della nuova villa romana nell’Appia antica, dopo aver lasciato quella di Palazzo Grazioli, non solo ha fatto vedere pubblicamente la sua confidenza (per irretire ?!)  con l’ex Presidente BCE, quasi a ricordargli che, se occupa quel posto dopo quello di governatore di Bankitalia, lo deve a lui e quindi non guasterebbe un minimo di…”do ut des” nella scelta dei ministri, ma anche andando sopra all’imbarazzo che, molto verosimilmente, dovrebbe aver provato Draghi conferendo con un pregiudicato che aspira a governare l’Italia, ha fatto vedere che senza di lui l’Italia non potrebbe andare avanti…mentre chi scrive provava e tuttora prova disgusto solo a pensarci…

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Vorrei citare anche Matteo Salvini. Per questo signore non voglio spendere tante parole. Dico subito che egli mi è parso come una donna che ha ripreso l’illibatezza dopo un’operazione di imenoplastica, stante la sua conversione a 360 gradi per la quale lo scrittore boemo Franz Kafka dovrebbe rivedere la sua… “Metamorfosi”, E per questo signore della Lega mi fermo qui. Quanto a Matteo Renzi, vedremo e chioseremo…

Ma ci sarebbe da chiosare anche sul Movimento Cinque Stelle che, non essendo in questo momento (ma anche prima) né carne né pesce, come si usa dire dalle mie parti, deve trovare una quadra facendo intervenire Grillo, in funzione di  “Lavasecco”  allo scopo di togliere incrostature varie formatesi durante i vari passaggi, in primis con il Pd, ma anche con la Lega  e, non da ultimo, con Berlusconi. A questo proposito pare che l’incrostatura maggiore, rappresentata da Alessandro De Battista, faccia fatica a venir via, anche se, non esiste altra via d’uscita per dare una certa e necessaria concretezza al lavoro di Draghi, che non sia  quella di “ingoiare” per il bene del Paese.

Dei “piccoli”  trovo poco importante parlarne, sia pur con tutto il rispetto, mentre per l’opposizione rappresentata dalla Meloni, mi par di poter dire che, nel valzer delle ipocrisie, ci può stare anche Fdi,  in quanto, ora come ora, la sua collocazione non farebbe alcuna differenza sia da una parte che dall’altra. Anzi,… “democraticamente”, ben venga anche un’opposizione.

Detto questo in maniera molto sommaria ma anche, non lo nego, con un senso di grande tristezza mentale di fronte alla composizione di un potenziale governo che, come si dice spesso, assembla in chiave politica cani e porci, mi pare, come cittadino,  di trovarmi di fronte ad una Istituzione di governo che non potrà mai meritarsi il mio rispetto, anche se, come diceva Indro Montanelli, mio maestro, non resta che accettare una situazione sgradevole ed umiliante da parte delle persone serie ed oneste, e cioè  inghiottire il “famoso” rospo.

Ci sarebbe anche da chiedersi se,  questa nostra “ineffabile” classe politica, fatte salve le eccezioni,  dopo aver ingoiato detto rospo pur di restare a galla (in primis Berlusconi e Salvini) non andranno in cerca di qualche…bicarbonato in farmacia, medicinale che, non producendo sicuramente nessun effetto metabolizzante,  finirà per vanificare anche gli aiuti UE.  Evento non del tutto improbabile per chi, come detti personaggi, sono disposti a giurare che la neve è di color nero…

ARNALDO DE PORTI

Belluno-Feltre

Classe 1935

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