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Il presidente: “Utilizzare i centri dialisi e i reparti di nefrologia per vaccinare i dializzati”

Milano, 24 febbraio 2021 – Il nuovo piano nazionale che prevede di vaccinare le persone più fragili, compresi coloro che hanno subito un trapianto o sono costretti a sottoporsi regolarmente a terapie salvavita come la dialisi, subito dopo gli over 80 è stato approvato con decreto del ministro della Salute ormai 15 giorni fa, ma per il momento rimane lettera morta.

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La maggior parte delle Regioni non ha infatti ancora tradotto la disposizione ministeriale in un protocollo operativo e, di conseguenza, migliaia di persone che avevano ricominciato a sperare dopo l’approvazione del decreto, sono tornate ad avere paura.

Per questo ANED Onlus, l’Associazione nazionale Emodializzati, Dialisi e Trapianti, ha deciso di scrivere nuovamente una lettera alle istituzioni, questa volta all’indirizzo del presidente della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini, governatore dell’Emilia Romagna.

“Temiamo – sottolinea nella lettera Giuseppe Vanacore, presidente di ANED Onlus che le differenze organizzative sul piano della Sanità tra le Regioni possano influire sui tempi e sui modi di vaccinare la comunità di persone fragili, che ANED rappresenta da circa 50 anni. Si tratta di circa 100mila persone, non moltissime, e sarebbe auspicabile che la campagna vaccinale venisse regolata e condotta in maniera rapida e uniforme su tutto il territorio nazionale”.

Il presidente di Aned, dopo aver ricordato la disposizione dell’Aifa che prevede per i soggetti fragili la somministrazione dei vaccini a tecnologia vettoriale, Pfizer e Moderna, particolarmente indicati per chi è immunodepresso, lancia poi una proposta all’indirizzo dei governatori delle Regioni.

“Nel caso dei dializzati – sottolinea Vanacore – siamo in presenza di persone costrette a recarsi con frequenza negli ambulatori post trapianto o nei reparti di nefrologia. La soluzione migliore per queste persone sarebbe quella di disporre la vaccinazione direttamente nei luoghi di cura, garantendo così celerità nella somministrazione e un monitoraggio più sicuro degli esiti”.

 

 

 

Ufficio stampa Aned

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