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  • Dopo la vittoria della Coppa Italia, campionato in discesa per l’Olimpia?

Prima della partita di San Valentino, i pronostici erano ancora incerti. Per l’ultima sfida della Final Eights di Coppa Italia 2021 dovevano scendere in campo l’Ax Armani Milano e la Carpegna Prosciutto Pesaro. Dunque, da una parte la capolista della serie A, che l’aveva spuntata contro la Umana Reyer Venezia con un notevole vantaggio, dall’altra i marchigiani che avevano battuto l’Happy Casa Brindisi di misura. Praticamente ogni sito di scommesse dava in vantaggio i meneghini, ma rimaneva qualche margine di dubbio, qualche attesa per un capovolgimento dei pronostici, anche perché i marchigiani attaccano molto bene e contano su giocatori come Justin Robinson e Carlos Delfino, che spesso firmano canestri importanti. Quanto ai precedenti, poi, l’ultima sfida diretta tra le due squadre si era conclusa a favore dei milanesi con un sofferto 97 su 93.

Nel pomeriggio della finale di Coppa Italia, invece, sono bastati pochi minuti in campo per capire quale sarebbe stato il risultato. Secondo i commentatori del quotidiano Il Giorno si è trattato di un dominio in tutto e per tutto. Perché la vittoria è stata nettissima contro la Carpegna Pesaro per 87 a 59. Un distacco di 28 punti, maturato in realtà nel giro dei primi minuti. Il secondo periodo è iniziato sul punteggio 27 a 6, un segnale che per i marchigiani la sfida era davvero in salita. A fare la differenza è stata soprattutto la prestazione di Gigi Datome, che ha fatto 15 punti, con un +36 di plus/minus. E così si è anche aggiudicato la sua prima Coppia Italia, un risultato che lo ha entusiasmato dopo gli anni trascorsi in America, tra Detroit e Boston. Benché abituato alle grandezze del mondo Nba, Datome sa benissimo che la Coppa Italia ha prestigio per le nostre squadre. Quanto alla storia della compagine meneghina, con il risultato di San Valentino l’Olimpia Milano ha conquistato la sua settima Coppa Italia. E lo ha fatto con un divario record nella storia delle Final Eight, anche se non ha raggiunto il Varese, che nel 1973 sconfisse la Libertas Asti per 94 a 65.

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Il futuro nasconde tante sfide

Archiviata con un successo la Coppa Italia, l’Olimpia adesso deve badare alle sfide internazionali e soprattutto al campionato di serie A, che riparte l’ultima settimana di febbraio. Come ha detto anche Datome in un’intervista, la vittoria entusiasma e galvanizza, ma adesso la squadra deve ripartire con concentrazione verso i nuovi obiettivi. Anche perché la parte più importante della stagione deve ancora arrivare. Certo l’Olimpia sta conducendo il campionato di Serie A, ma le sfide sono tante. A dare sicurezza alla squadra vestita da Armani forse potrebbero essere il fatto che conta su un roster lungo e ricco di talento e la constatazione che la Coppa Italia è servita a misurare le condizioni delle dirette rivali, che sono la Virtus Bologna, la Reyer Venezia e la Dinamo Sassari. Durante le tre partite della Final Eight Milano, l’Armani è sempre riuscita a dare uno scarto medio di 29 punti alle sue avversarie, segno che la squadra di Ettore Messina sta vivendo un momento glorioso, con una difesa potente e un attacco che non lascia scampo. Ma le sfide che si trova davanti sono molte, compresa l’Eurolega. Al momento, con un record di 15 a 8, l’Olimpia occupa il terzo posto in questa divisione, dietro Barcellona e Cska Mosca. Sembrerebbe avere le carte giuste per conquistare nuovi trofei, magari la Coppa continentale che lo stesso Armani sogna da tanto. Che dopo anni di delusioni sia arrivato per l’Olimpia il momento di puntare alla Final 4? Le punte di diamante su cui contare sono Gigi Datome, Sergio Rodriguez e Kyle Hines, ma per scoprire cosa accadrà non rimane che aspettare e seguire le prossime partite. Nel frattempo, chi volesse archiviare nella memoria l’edizione 2021 della Coppa Italia dovrebbe tenere a mente alcune immagini: il trionfo inesorabile dell’Armani, la rincorsa del Pesaro, i sogni infranti di Sassari e Brindisi. Spezzoni che colorano un momento clou per una disciplina che ormai appassiona tanti, come dimostra la storia di questo sport in Italia. La ragione di tale successo è presto detta: sotto canestro si nascondono sorprese e colpi di scena, che anche dopo la Final Eight faranno di sicuro sognare.

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