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Compariva sulla Gazzetta Ufficiale ed era stata elaborata dopo molti anni di studi: è la legge che permette agli italiani di usufruire delle cure palliative e della terapia del dolore. Capiremo di più analizzando i due punti iniziali della legge in cui si definiscono meglio i due campi d’azione:

1) cure palliative: l’insieme degli interventi terapeutici, diagnostici e assistenziali, rivolti sia alla persona malata sia al suo nucleo familiare, finalizzati alla cura attiva e totale dei pazienti la cui malattia di base, caratterizzata da un’inarrestabile evoluzione e da una prognosi infausta, non risponde più a trattamenti specifici;

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2) terapia del dolore: l’insieme di interventi volti a individuare e applicare alle forme morbose croniche idonee e appropriate terapie farmacologiche, chirurgiche, strumentali, psicologiche e riabilitative, tra loro variamente integrate, allo scopo di elaborare idonei percorsi diagnostico-terapeutici per la soppressione e il controllo del dolore.

 

Il decennale era il 15 Marzo 2020, ma ogni iniziativa è stata sospesa (causa pandemia) e non si è potuto festeggiare degnamente questo importante compleanno. In un recente articolo, lo scrittore Giancarlo Passarella ha dichiarato… E’ una legge molto importante e che con la musica ha un forte legame, dato che le sette note sono basilari nel curare alcuni aspetti del nostro vivere bene. Basti pensare all’aumento delle endorfine, quando riconosciamo una canzone o una melodia: quindi non solo la musica agisce sulla componente psicologica dell’essere umano, ma addirittura sulle sue funzioni biologiche quotidiane .. Nei convegni che ho seguito in questi anni (ed a cui ho dedicato ben due libri), proprio la definizione di terapia del dolore è quella che ha richiamato l’attenzione dei relatori intervenuti. Quegli incontri medico/musicali (organizzati dal dottor Paolo Scarsella, direttore del Centro Multidisciplinare di Terapia del Dolore, presso l’Ospedale Palagi) andavano sotto il titolo di Sincronica..mente e mettevano in primo piano l’ aspetto multidisciplinare del lavoro di diverse strutture. A questo fortunatamente si sono affiancati volontari e non profit, come a Firenze ha fatto Vincere il Dolore onlus. Ma tutto questo non avrebbe potuto nascere, se 11 anni fa la Gazzetta Ufficiale non avesse promulgato la legge 38: onore a chi si è battuto negli anni per renderla operativa ..

 

Purtroppo la legge non è del tutto applicata ed è un peccato, perché i benefici sul malato sono evidenti: non sono ancora operative le cosiddette reti o lo sono non in modo uniforme sul nostro territorio nazionale. Prescriveva infatti la legge 38 / 2010 .. La rete nazionale per le cure palliative e la rete nazionale per la terapia del dolore, volte a garantire la continuità assistenziale del malato dalla struttura ospedaliera al suo domicilio e costituite dall’insieme delle strutture sanitarie, ospedaliere e territoriali, e assistenziali,delle figure professionali e degli interventi diagnostici e terapeutici disponibili  nelle regioni e nelle province autonome, dedicati all’erogazione delle cure palliative, al controllo del dolore in tutte le fasi della malattia, con particolare riferimento alle fasi  avanzate e terminali della stessa, e al supporto dei malati e dei loro familiari.

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