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L’americano in Florida, dov’è uscito al taglio Francesco Molinari, ha festeggiato il 14/o titolo sul massimo circuito Usa – Eurotour, il vicentino sfiora l’impresa. A Doha vince Rozner con un putt imbucato da 60 piedi

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L’impresa di Justin Thomas che, per la prima volta in carriera, vince in Florida il THE PLAYERS Championship festeggiando la 14/a vittoria sul PGA Tour. E quella sfiorata dal vicentino Guido Migliozzi, secondo – dopo una grande rimonta – a Doha nel Commercial Bank Qatar Masters (European Tour) conquistato, grazie a un putt imbucato da 60 piedi, dal francese Antoine Rozner.

Sul massimo circuito americano come su quello continentale. Negli Stati Uniti e in Medio Oriente i campioni del golf maschile hanno dato il via a un doppio show che s’è deciso, in entrambi i casi, solo nel finale.

PGA Tour, per Thomas un exploit che vale oro – A Ponte Vedra Beach, al sesto tentativo, Thomas è riuscito a far suo un torneo da molti considerato alla stregua di un Major. E’ stata una vittoria sudata quella dello statunitense (autore di un “moving day” da incorniciare) che, con un parziale finale chiuso in 68 (-4) – con un eagle, quattro birdie e due bogey – su un totale di 274 (71 71 64 68 -14) colpi, è risalito dalla terza posizione superando al fotofinish l’inglese Lee Westwood (leader dopo 54 buche), secondo (per la seconda settimana consecutiva e l’ottava sul circuito) con 275 (-13).

Sul percorso del TPC Sawgrass (par 72) Thomas ha centrato la 14/a vittoria (cifra comprensiva di un Major), in 165 partenze sul PGA Tour, prima dei 28 anni (che compirà il prossimo 29 aprile). Emulando in questa impresa riuscita, dal 1960, solo a tre campionissimi quali Jack Nicklaus, Johnny Miller e Tiger Woods. Ma non solo: il campione di Louisville (Kentucky) con l’exploit in Florida è diventato il quarto giocatore dopo Woods, Henrik Stenson e Rory McIlroy ad annoverare in bacheca il THE PLAYERS Championship, un Major (il PGA Championship 2017), almeno un evento del WGC e una FedEx Cup. Il capolavoro a Ponte Vedra Beach gli ha fruttato anche 2.700.000 dollari a fronte di un montepremi complessivo di 15.000.000, il più alto in assoluto per un evento di golf. Bottino pieno per Thomas, da 3/o a 2/o nel ranking mondiale e alle spalle solo di Bryson DeChambeau nella classifica della FedEx Cup, dove è risalito dalla 10/a posizione. E per la sesta stagione consecutiva Thomas può vantare almeno un successo sul PGA Tour.

Westwood, campione senza tempo, ancora battuto – Nel 2020 ha vinto la Race to Dubai (l’ordine di merito dell’European Tour), partecipando tra l’altro all’Open d’Italia, dando il via a una seconda giovinezza sui green. Già runner up la scorsa settimana all’Arnold Palmer Invitational (vinto da Bryson DeChambeau, terzo al THE PLAYERS Championship), Westwood in Florida s’è classificato ancora una volta secondo. Era dal 2019 (Webb Simpson runner up al World Golf Championships-FedEx St. Jude Invitational come al Wyndham Championship) che non si verificava uno scenario simile. A quasi 48 anni (li festeggerà il prossimo 24 aprile) il fuoriclasse di Worksop (Regno Unito), numero 1 al mondo nel 2010 con 44 successi internazionali (senza Major), continua però un digiuno di vittorie sul PGA Tour (2 quelle sul circuito) che dura dal 2010 (St. Jude Classic).

Gli altri – In Florida hanno condiviso la 3/a posizione 276 (-12) gli americani DeChambeau e Harman. Nella Top 10, tra gli altri, anche gli spagnoli Jon Rahm e Sergio Garcia (in testa dopo il primo round), entrambi 9/i con 280 (-8) al fianco di altri 6 giocatori.

Ha deluso le attese Dustin Johnson. Lo statunitense, numero 1 del ranking mondiale, non è andato oltre la 48/a piazza (287, -1).

Seconda uscita al taglio consecutiva per Francesco Molinari – In Florida è finita dopo 36 buche la gara di Francesco Molinari che, con un totale di 147 (76 71, +3) colpi, non è riuscito a superare il taglio per la seconda settimana consecutiva. Dopo 6 gare del 2021 il torinese ha collezionato anche tre Top 10 e un 59/o posto all’AT&T Pebble Beach Pro-Am.

Alla buca 17 del TPC Sawgrass sono 66 le palline finite in acqua quest’anno – E’ la buca più scenografica e suggestiva del TPC Sawgrass dove i colpi dei campioni spesso e volentieri finiscono male. Sono state 66 quest’anno le palline finite in acqua alla 17 contro le 45 del 2019 (nel 2020 il torneo fu annullato, causa Covid, dopo il primo giro), le 54 del 2018 e le 69 del 2017.

EUROPEAN TOUR, AL QATAR MASTERS MIGLIOZZI SFIORA L’IMPRESA – Guido Migliozzi dopo una grande rincorsa nel giro conclusivo dove è risalito dalla 18/a posizione ha chiuso il Commercial Bank Qatar Masters al secondo posto. A Doha successo del francese Antoine Rozner che, con un birdie alla 72/a buca (la 18/a e ultima di giornata) e un putt imbucato da 60 piedi (oltre 18 metri), ha messo a segno il colpo decisivo conquistando il secondo titolo in carriera (in 29 partenze) sull’European Tour, nel quarto evento (WGC-Concession a parte) del 2021.

Miglior score del quarto giro per Migliozzi – Sul percorso dell’Educational City GC (par 71), dove il forte vento ha condizionato il gioco, impresa sfiorata per il vicentino Migliozzi che, insieme allo svedese Alexander Bjork (19/o), con un 65 (-6) ha firmato il miglior score del quarto round con una prova bogey free impreziosita da 6 birdie. Il 24enne veneto è entrato in Club House da leader e solo la prodezza finale di Rozner gli ha impedito di giocarsi il titolo al play-off che avrebbe visto coinvolti quattro giocatori. Con un totale di 277 (71 67 74 65, -7) Migliozzi ha condiviso la seconda posizione col sudafricano Darren Fichardt (leader dopo il “moving day”) e l’indiano Gaganjeet Bhullar. 

“Sono davvero contento della mia gara – ha dichiarato Migliozzi – ho giocato in maniera solida in ogni parte del campo e nel round conclusivo ho migliorato il mio rendimento con il putter. Durante il quarto giro non ho dato troppa importanza alla classifica, ma ammetto che, prima di scendere in campo, ho provato a trarre ispirazione dal giro otto colpi sotto il par realizzato da Justin Thomas nel terzo round del THE PLAYERS Championship”.

Il vincitore – “Probabilmente è stato il putt più bello della mia carriera. Neanche in sogno avrei potuto immaginare qualcosa del genere e sono davvero felicissimo”. Questa la soddisfazione, al termine del torneo, di Rozner che ha incassato un assegno di 190.836,27 euro a fronte di un montepremi complessivo di 1.500.000 dollari.

Per Rozner, primo con 276 (69 72 68 67, -8), si tratta della quarta affermazione da professionista. Dopo i due successi conseguiti consecutivamente sul Challenge Tour 2019 (al Challenge de Espana prima e al Prague Golf Challenge una settimana dopo, sempre a maggio), nel dicembre 2020 s’è imposto nel Golf in Dubai Championship (European Tour) prima di trionfare in volata al Qatar Masters.

Ancora una volta Rozner, 28enne di Parigi, ha superato in volata un golfista azzurro. Già al Golf in Dubai Championship era riuscito a sorpassare Francesco Laporta (72/o con 296, +12, in Qatar). Il francese è passato così dalla 97/a alla 63/a posizione del ranking mondiale. In 29 gare (solo 4 i tagli mancati) sull’European Tour è il primo transalpino a cogliere due imprese in così poco tempo.

Gli altri azzurri – A Doha sono stati tre gli azzurri a classificarsi nella Top 30 del Qatar Masters. Il bresciano Nino Bertasio (che aveva chiuso il primo giro al secondo posto), 19/o con 284 (par), ha preceduto il fiorentino Lorenzo Gagli, 28/o con 285 (+1). Sono usciti al taglio il torinese Edoardo Molinari, 73/o con 144 (+2), e Paratore, 137/o con 156 (+14).

Ranking mondiale e Race to Dubai, che scatto per Migliozzi – Con il secondo posto a Doha Migliozzi è balzato dalla 223/a alla 170/a posizione del ranking mondiale con 0.9467 punti ed è ora subito dietro a Renato Paratore, 167/o (0.9650). Scatto in avanti anche nella Race to Dubai per Migliozzi, che scala 57 posizioni ed è 32/o.

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