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Un fermo che crea disagi e rabbia tra i tanti residenti della zona

“ Oramai è un evento al quale i napoletani sembra che si siano rassegnati, dal momento che, da quando sono state inaugurate, le scale mobili di collegamento, tra via Scarlatti e la stazione di monte della funicolare di Montesanto nel quartiere Vomero, sono soggette a frequenti fermi, al punto che sono state ribattezzate ironicamente “scale immobili” – afferma Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari -. Difatti non si contano le volte che la rampa a valle, non può essere utilizzata dalle tante persone, molti anziani ma anche turisti, che devono raggiungere l’area di San Martino. L’ultimo fermo segnalato è stato segnalato alla fine del mese scorso, un fermo che, stando al laconico cartello prestampato, affisso sulle porte chiuse, era dovuto all’esigenza di effettuare  “manutenzione programmata” mentre gli spazi per indicare la data d’inizio e quella di fine del fermo erano stati lasciati in bianco, per la qual cosa non era dato sapere quando le suddette scale avrebbero ripreso a funzionare “.

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            ” A distanza di tre settimane da quella prima segnalazione – sottolinea Capodanno – l’unica cosa certa, oltre alla sparizione del cartello, è che l’impianto continua a rimanere chiuso né si vedono operai a lavoro, creando non poche difficoltà alle tante persone anziane o con problemi di deambulazione che abitano nella zona di San Martino, le quali, per rientrare a casa, devono affrontare le non agevoli scale in piperno. Da qui la rabbia e la protesta per i disagi causati dal permanere del disservizio, senza che venga fornita alcuna informazione al riguardo “.

 

            “ Per i numerosi fermi che si sono verificati da quando sono entrate in funzione, – puntualizza Capodanno – anche in considerazione del dato che, per la realizzazione di questi impianti di collegamento intermodale, occorsero ben due anni con una spesa di circa 4 miliardi delle vecchie lire, si è più volte chiesto, a tutt’oggi però senza riscontri operativi, che venissero promossi i necessari accertamenti tesi a individuare i motivi dei frequenti guasti e le ragioni dei lunghi tempi di riparazione che, in diverse occasioni, si sono protratti per mesi “.

 

            “ Sulla questione – conclude Capodanno – si sollecitano ancora una volta gli uffici competenti a intervenire al fine di assicurare un sistema di collegamento intermodale efficiente e sempre funzionante, a servizio della numerosa utenza, riducendo al minimo i disagi, anche attraverso un’informazione tempestiva e puntuale “.


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