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“Con una interrogazione pubblicata dal Senato giovedì 1 aprile, ho chiesto al Ministro della Transizione ecologica se intenda disporre una verifica della compatibilità “con le caratteristiche naturali e agricole dei luoghi” dell’impianto industriale per il trattamento di rifiuti pericolosi e non che la GESIA Spa di Pastorano vorrebbe allocare in località Santa Croce del comune di Teano, entrambi in provincia di Caserta, nel sito di uno stabilimento dismesso e mai bonificato sorto negli anni ’60 del Novecento con concessione edilizia in deroga in un’area, allora come oggi, classificata agricola. L’approvazione della VIA, nel 2016, nonostante una sfilza di criticità a mio avviso insormontabili, non ultime l’alto pregio naturalistico della zona e la sua consolidata vocazione alle colture pregiate, nonché il rinnovo della suddetta autorizzazione per altri 5 anni, sono fonte di giusta preoccupazione per la popolazione locale, che vede quotidianamente disattese la propria volontà e i propri diritti, oltre che violate le previsioni degli strumenti urbanistici comunali. Ho chiesto, perciò, se l’on. Cingolani non ritenga di “sollecitare la Regione Campania ad intraprendere le azioni opportune per evitare da un lato la distruzione di un’area di grande valenza agricola e ambientale e dall’altro esporre migliaia di cittadini ad un rischio severo per la salute”. Contestualmente, ho sollecitato il Ministro della cultura, on. Franceschini, affinché la Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio di Benevento e Caserta avvii la procedura di assoggettamento a vincolo ex art. 142, comma 1, m) del “Codice dei beni culturali e del paesaggio” (D.Lgs. 42/2004) sulla località Santa Croce, per l’elevato interesse archeologico della stessa, testimoniato dalle ripetute scoperte di resti antichi documentate già da fine Settecento.

 

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Margherita Corrado (Senato Gruppo Misto – Commissione Cultura)

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