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Bari, 7 aprile 2021 – Si è tenuto nel pomeriggio il previsto confronto, in modalità remota,  fra il Presidente di Confindustria Puglia Sergio Fontana, il rappresentante di Confindustria Taranto Piero Chirulli e il Ministro dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti.

Sul tavolo le vicende che riguardano le imprese dell’indotto ex Ilva di Taranto, da anni vessate da crisi di liquidità derivanti dalle alterne vicende del centro siderurgico.

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Un problema – di cui nei giorni scorsi era stato investito il Prefetto di Taranto – che si è puntualmente riproposto negli ultimi mesi generando ulteriori sofferenze dovute a crediti scaduti e non corrisposti dall’attuale gestione dello stabilimento, e che pone ancora una volta pesanti ipoteche sulle attività stesse delle imprese, sulla loro continuità e quindi sul loro futuro.

Una vicenda annosa che, come è evidente, partendo dalla situazione peculiare dell’indotto, investe la ben più ampia e complessa questione del rilancio dello stabilimento jonico – e quindi dell’acciaio nazionale – in chiave industriale e ambientale. Aspetti che oggi sono stati puntualmente esposti al titolare del Mise alla presenza, oltre al Ministro Giorgetti, del Presidente di Confindustria Puglia Sergio Fontana, del rappresentante di Confindustria Taranto Piero Chirulli e dei referenti di Confapi e Confartigianato, a loro volta interessati dalla questione, per le loro imprese fornitrici, dei pagamenti non corrisposti.

I referenti di Confindustria, dopo aver illustrato per grandi linee la situazione complessiva, hanno avanzato al Ministro una proposta condivisa in grado di poter supportare le imprese della filiera operante sul territorio nazionale sul piano della carenza delle liquidità.

Si tratta, in sostanza, della cessione – a titolo oneroso – dei crediti non riscossi ad una società indicata dallo Stato, in modo tale da far ottenere alle aziende interessate la liquidità necessaria per il pagamento  esclusivo di dipendenti, fornitori, imposte e contributi, (rinunciando pertanto ad altri usi, fra cui la distribuzione dei dividendi), in attesa che il gestore dello stabilimento possa risolvere i problemi causa dei ritardi dei pagamenti.

Una proposta che il Ministro Giorgetti, dopo una panoramica sui principali aspetti attinenti al mercato dell’acciaio e le criticità circa l’attuale situazione dello stabilimento tarantino, si è impegnato a valutare sulla scorta dell’ammontare degli stessi crediti (che attualmente si attestano intorno ai 30 milioni di euro) e dei requisiti che gli stessi presentano per poter essere factorizzati. Il Ministro ha inoltre comunicato ai presenti che a breve i previsti 400 milioni che Invitalia verserà in vista dell’ingresso come azionista al 50% potrebbero servire, come è auspicabile, per un possibile anche se parziale ristoro della platea dei fornitori.

Il Ministro ha poi ribadito l’importanza dell’acciaio italiano “con il cuore a Taranto”: un punto strategico della nostra economia che merita di essere affrontato “ a tutto tondo” sia per gli aspetti industriali sia ambientali.

Quindi, si è  detto disponibile a proseguire, attraverso l’interlocuzione già avviata con i presenti, il monitoraggio costante della questione inerente all’indotto e a tutte le ripercussioni che la vicenda assume sul territorio jonico e più in generale sull’economia nazionale.

“Siamo soddisfatti – ha dichiarato Sergio Fontana, Presidente di Confindustria Puglia – della interlocuzione avuta con il Ministro Giorgetti e del ruolo strategico che è stato riconosciuto al sito di Taranto nel Piano nazionale dell’acciaio e nel PNNR. La disponibilità e l’impegno del Governo ci lasciano ben sperare per il futuro dell’ex Ilva e di tutte le imprese dell’indotto. L’intervento dello Stato è una importante operazione politica, ma anche industriale e sociale, frutto di una strategia nazionale di ampio respiro capace di dare a Taranto e al Mezzogiorno il ruolo di hub dei traffici euromediterranei”.

Analoga soddisfazione è stata espressa da Piero Chirulli, rappresentante di Confindustria Taranto, al termine dell’incontro. “Confidiamo nell’impegno del Ministro Giorgetti a prendere in esame la nostra proposta relativa alla cessione dei crediti ed allo stesso tempo accogliamo con favore la sua disponibilità a confrontarsi per fare piena luce sugli aspetti, industriali e ambientali, che attengono al delicato momento che vive la siderurgia a Taranto e a livello nazionale”.

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