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di Paolo Mario Buttiglieri

 

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Quando si parla di sessualità spesso si finisce con il confonderla con l’esibizionismo della sessualità. Ognuno ha diritto a vivere le proprie tendenze sessuali, se queste non comportano un disturbo e un danno per gli altri.

Innanzitutto dobbiamo tenere conto che ognuno di noi ha esigenze diverse e bisogna trovare un modo per rispettare le esigenze di tutti.

Io ho la tendenza eterosessuale, cioè sono attratto da alcune donne, non mi attraggono gli uomini, gli animali e i bambini. E comunque vivo la mia sessualità come un fatto privato.

La sessualità è come la politica, genera simpatie e antipatie. L’omosessualità come l’eterosessualità sono due fenomeni naturali e quindi non vanno repressi, come in genere invece fanno le religioni. Ci si accoppia perchè è piacevole e non per fare i figli. Poi qualcuno ama anche poter sperimentare la paternità o la maternità e crescere i piccolini. La maggior parte della gente fa i figli per caso e spesso non sa come farli crescere bene.

Non reprimere la sessualità non significa esibirla. Molti eterosessuali sono turbati dal vedere gli omesessuali che si scambiano effusioni. Non perchè hanno qualcosa contro gli omosessuali, ma semplicemente perchè provano una naturale repulsione, come anche provano una naturale attrazione per l’altro sesso.

Non si può andare contro la propria tendenza naturale (etero o omosessuale) e contemporaneamente bisogna rispettare la naturale tendenza di ognuno.

E comunque se la sessualità fosse vissuta come un fatto privato ne avrebbero vantaggio sia gli omosessuali che gli etero. Nel momento in cui gli uni e gli altri la esibiscono diventa un disturbo mentale che si chiama esibizionismo.

In conclusione il problema non è la sessualità ma l’esibizionismo. Purtroppo la nostra è una società fortemente esibizionista e superficiale, perchè l’esibizionismo è un requisito del capitalismo, l’arte di vendere a tutti costi, anche la propria anima.

W l’intimità, la riservatezza e scambiamoci tutti un grande abbraccio, sia che siamo omosessuali o eterosessuali, interisti o milanisti, italiani o stranieri.

(paolo mario buttiglieri)

 

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Paolo Mario Buttiglieri, sociologo e giornalista

direttore del Centro Culturale Uqbar

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