Advertisement

Il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani intende ricordare con commozione le giovanissime vittime e le maestre della strage di Vibo Valentia del 12 aprile 1943. Le bombe sganciate dagli aeri anglo-americani in un raid sopra il piccolo centro di Vibo colpirono un asilo uccidendo 10 persone per lo più bambini. I loro nomi oggi sono impressi su una targa a ricordo di quel tragico evento: Corso Annunziata (7 anni), De Lorenzo Lucia (11 anni), De Lorenzo Rosaria (5 anni), Lenza Giovanna (14), Sacco Teresa (23), Romano Mariantonia (33), Neri Nicolina, Neri Vincenzo, Neri Anna, Neri Franca (fratelli di 10, 7, 3 anni, l’ultima aveva appena sette mesi, morti insieme alla madre (Mariantonia Romano). Commemorarli significa tramandare la memoria ai posteri e oggi in un momento così difficile significa ricordare ancora una volta gli orrori della guerra e tutte le vittime specialmente quelle giovanissime.

La pace è fondamentale per il progresso e la serenità di tutti gli esseri umani. Rievocare i fatti luttuosi e orrendi degli eventi bellici deve spingere le future generazioni ad intraprendere percorsi di solidarietà e dialogo. La scuola è luogo d’incontro e diffusione degli ideali umanitari.

Advertisement

 

Prof. Romano Pesavento

Presidente CNDDU

Informazione equidistante ed imparziale, che offre voce a tutte le fonti di informazione

Advertisement
Articolo precedenteLo stile libero chiude gli Assoluti 2021
Articolo successivoMetadata driven e linguaggi condivisi: a che punto siamo?

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui