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DECRETO FARMACI UMANI AGLI ANIMALI DA COMPAGNIA

 Il Ministro ha informato prima i media di chi prescrive: uno sgarbo verso 20mila Medici Veterinari ai quali si deve la tracciabilità dei farmaci veterinari prescritti agli animali da compagnia

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I Medici Veterinari temono norme non chiare. I risparmi? Serve di più

(Cremona, 15 aprile 2021)- “Siamo fiduciosi, ma anche molto preoccupati”. Il Presidente dell’ANMVI Marco Melosi ha commentato così questa mattina a TgCom24 l’annuncio del Ministro della Salute Roberto Speranza che ha informato prima i media di avere firmato un decreto “che non conosciamo e che non ci è ancora stato presentato”- si rammarica il Presidente dell’ANMVI, che teme “un provvedimento che complicherà la vita ai Medici Veterinari”.

Le dichiarazioni del Ministro– Il decreto attua una norma introdotta a dicembre dall’ultima Legge di Bilancio e prevede – secondo quanto annunciato dallo stesso Ministro- che “il veterinario possa prescrivere medicinali per uso umano per la cura degli animali domestici a condizione che tale medicinale contenga il medesimo principio attivo del medicinale veterinario”. Sui social media il Ministro ha parlato di decreto che consentirebbe “un risparmio fino al 90% per alcune patologie”.

Lo sgarbo ai Medici Veterinari prescrittori- Il Ministro Speranza non ha ritenuto di informare la Categoria prima di rivolgersi all’opinione pubblica con un comunicato che ha esposto i Medici Veterinari all’incertezza sui contenuti del decreto. Uno sgarbo verso quei 20mila Medici Veterinari che prescrivono con ricetta elettronica, alimentano la tracciabilità informatizzata del farmaco veterinario e grazie ai quali il Ministro della Salute può farsi vanto in Europa.

Accesso ai farmaci ad uso umano resta una eccezione– I medici veterinari possono prescrivere farmaci autorizzati per l’uso umano dal 1992, secondo deroghe eccezionali dettate dall’Unione Europea, e tutt’ora valide, per garantire trattamenti farmacologici di comprovata sicurezza ed efficacia per le diverse specie animali. Sono garanzie che solo i medicinali veterinari autorizzati possono dare e che difficilmente potranno essere bypassate, tanto che la Commissione Europea ha già chiesto spiegazioni all’Italia.

Complicazione – ANMVI teme un decreto equilibrista che per accontentare tutti risulterà di difficile applicazione per i Medici Veterinari sui quali ricade la responsabilità prescrittiva.

Misura insufficiente per il risparmio – Secondo l’ANMVI il decreto non porterà risparmi apprezzabili da tutte le famiglie italiane. Il vero sostegno economico, sempre negato dal Governo, può arrivare solo da misure generali come l’abbattimento dell’IVA sulle cure veterinarie e sul pet food, l’aumento delle detrazioni fiscali, il riconoscimento del credito d’imposta in favore dei proprietari di animali da compagnia. Questa sarebbe una vera prova di coraggio e di cultura one health da parte del Ministro Speranza.

Ufficio Stampa ANMVI – Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani-

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