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Da domani saranno 6 milioni e 850 mila gli alunni presenti a scuola sugli 8 milioni e mezzo delle scuole statali e paritarie. Nelle 18 regioni italiane e province autonome in zona arancione, la percentuale di alunni in presenza oscilla tra l’81% e l’86%, mentre nelle tre regioni in zona rossa si ferma al 51%. Saranno perciò quasi un milione e 657mila quelli ancora a casa in DAD. Purtroppo, però, per gli studenti rimane il nodo dei trasporti in sicurezza e dei tamponi veloci. A proposito di trasporti, il presidente del Sindacato Nazionale Orizzonte Docenti, Antonino Ballarino, ricorda che una soluzione c’è, da lui già suggerita all’inizio di quest’anno. Secondo il presidente del SINOD essa potrebbe essere quella veramente quella ideale per risolvere il nodo che riguardala questione a oggi irrisolta dei trasporti in sicurezza: “Basterebbe semplicemente raddoppiare i mezzi di trasporto per ridurre il rischio contagio. Ma considerato che a quanto pare non è possibile farlo e subito –aggiunge Ballarino-, questa è un’altra ragione per suddividere in due turni la frequenza scolastica in classe… Spiego meglio: la ripartizione dell’affluenza degli studenti in due turni, quello mattutino e quello pomeridiano, permetterebbe l’utilizzo dei mezzi di trasporto senza sovraffollamenti pericolosi e senza più dover ricorrere al loro raddoppio”.

In merito al rientro in classe dei quasi 7 milioni di studenti, previsto per domani, il presidente nazionale di Orizzonte Docenti saluta positivamente tale decisione che auspicava da tempo, ovviamente con le opportune misure di sicurezza, perché ha sempre ribadito che  La scuola si fa in presenza, perchè la scuola è socialità e insegna a vivere. Ricordo che il problema sono i contagi fuori e non a scuola! Come si può dare la colpa dei contagi alla scuola, indicandola come una possibile fonte di trasmissione del virus, quando si sa che sono gli assembramenti al di fuori di essa ad aver procurato l’incremento dei casi! Si parla che circa l’80 per cento dei contagi sono avvenuti in famiglia, a causa del fatto che soprattutto i giovani portano a casa il virus contratto fuori. Al di là di questa mia considerazione per nulla astrusa, anzi più che fondata –afferma il presidente nazionale del Sinod, Antonino Ballarinola soluzione per tornare presto alla normalità e rivedere tutti in classe c’era anche prima: eventualmente sarebbe bastato semplicemente raddoppiare i docenti da impiegare, ricorrendo a tutti coloro i quali sono nelle graduatorie e a quelli che chiedono la ‘messa a disposizione’. Garantendo la loro presenza a scuola, durante l’arco della giornata: una parte di studenti avrebbe potuto fare lezione la mattina e un’altra nel pomeriggio. Concludo -rammenta il presidente del Sindacato Nazionale Orizzonte Docenti- che fra i provvedimenti che devono creare maggiori standard di sicurezza nel mondo della scuola, tali da garantire la ripresa o il normale svolgimento delle lezioni,  senza correre rischi ovvero adottando le opportune misure, non mi stancherò mai di dirlo è quella di vaccinare e subito tutti i Docenti, i Dirigenti scolastici e il personale Ata, allo scopo di ridurre il rischio contagio, evitando così l’ennesima interruzione delle attività scolastiche.” 

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