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Il Complesso La Ginestra, Acqualagna-Furlo (PU), in collaborazione con Interno 14 next, presenta la prima edizione del progetto NaturaViva con l’obiettivo di valorizzare le peculiarità del territorio attraverso il confronto e il dialogo tra elementi della terra marchigiana e l’arte contemporanea.

 

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NaturaViva lancia, pertanto, una Call for Artist, sul tema Hortus Conclusus, per la realizzazione di opere a cielo aperto che verranno installate nel parco-giardino de La Ginestra e verranno poi inaugurate nel mese di luglio 2021.

Supporto curatoriale di Elvio Moretti e Roberta Melasecca; coordinamento e organizzazione di Marina Giacomel_La Ginestra.

 

Il tema 2021

L’Hortus Conclusus prende forma, sia nel mondo laico-cortese che in quello religioso, durante il medioevo, per individuare uno spazio verde cinto da un alto muro che lo isolava dal mondo esterno: luogo chiuso, inaccessibile, nel quale la natura ritrovava la condizione di originaria purezza della creazione e dove gli asceti potevano avvicinarsi a Dio tramite la meditazione. Oggi possiamo attualizzare il concetto di hortus conclusus abbattendo in parte il muro fisico che lo delimita, che protegge senza essere però barriera invalicabile, mantenendo così il limite tra dentro e fuori; ma allo stesso tempo incentivando il suo significato più profondo di “giardino dello spirito”, metafora dell’esistenza umana e spazio da cui si diparte un senso di protezione per tutto l’ambiente circostante. L’hortus conclusus contemporaneo è, dunque, un luogo semi-aperto, neanche troppo segreto, dove è possibile ricercare l’armonia uomo-arte-natura e approfondire il nesso problematico tra filosofia e arte all’interno di un impianto organizzato tra opere d’arte e architettura naturale, per un recupero del vecchio e mai superato ideale arcadico.

 

L’hortus conclusus contemporaneo può anche recuperare e attualizzare i simboli antichi: il muro, protezione dal peccato; la croce formata spesso dai sentieri che delimitavano quattro quadrati; il pozzo e la fontana come “fonti di vita”; il rosaio che rappresentava la Madonna; il porticato come luogo di meditazione; il cipresso simbolo del lutto ma anche dell’immortalità; la palma simbolo del martirio ma anche della vittoria e della gloria; l’ulivo simbolo della pace e anche dell’unzione sacra di Cristo; il cedro simbolo di pietà e misericordia per i suoi frutti ritenuti benefici per gli uomini ma anche di immortalità. L’hortus conclusus contemporaneo può anche produrre nuovi simboli che si uniranno a quelli passati e eleggeranno altre parole, oltre a quelle già presenti, quali “protezione”, “vita”, “meditazione”, “pace”, “pietà”, “misericordia”, “lutto”.

 

Un esempio di hortus conclusus contemporaneo è l’opera realizzata da Mimmo Paladino a Benevento: “…. l’Hortus è luogo di conforto dall’eterna lotta che ogni uomo vive nel mondo concreto così come nella propria interiorità, alla ricerca della pace. È un invito a intraprendere un personale percorso della memoria che serva a rivalutare il passato e se stessi.” Tale opera offre, dunque, uno spunto su come rivitalizzare il presente attraverso un recupero ed una attualizzazione del passato, in un contesto storico e naturalistico di interesse quale la Gola del Furlo che ospita già da dodici anni il Parco di Sculture della Casa degli Artisti di Sant’Anna del Furlo. (tema a cura di Elvio Moretti)

 

 

Regolamento di partecipazione

La partecipazione è aperta a tutti i cittadini residenti in Italia o all’estero, a partire dal 18° anno di età, senza limiti di nazionalità, sesso, etnia o religione. La partecipazione è gratuita. Le opere potranno essere realizzate con qualsiasi tecnica e stile, purché i materiali siano compatibili con l’esterno e resistenti alle intempérie. Le opere saranno installate nel giardino del complesso La Ginestra e negli altri spazi di pertinenza (in allegato foto e planimetria). I progetti partecipanti alla call verranno sottoposti alla valutazione insindacabile di una Giuria composta da esperti in vari settori. I partecipanti che provengono da altre province potranno godere dell’ospitalità da parte degli organizzatori in tempi e modi da concordare. Il periodo di residenza per la realizzazione delle opere è previsto per il mese di giugno: le date precise verranno comunicate in base alle condizioni contingenti dell’emergenza sanitaria, così come l’inaugurazione delle opere e il programma degli eventi collaterali. Le opere potranno entrare a fare parte della collezione permanente del museo a cielo aperto e saranno comunque raccolte in un catalogo dedicato.

Per partecipare occorre inviare la seguente documentazione entro il giorno 15 maggio 2021 alle seguenti mail (tutte e tre in copia) a roberta.melasecca@gmail.com, mymee.giacomel@gmail.com e elvio.moretti@uniurb.it:

  • Curriculum e portfolio ultimi lavori
  • Progetto opera proposta (le opere che superano i 2,50 m di altezza dovranno essere corredati da progetto statico di stabilità)
  • Fotocopia di un documento di identità in corso di validità
  • Recapiti: mail e telefono

 

L’esito delle selezioni sarà comunicato entro il giorno 30 maggio 2021. Per informazioni e ulteriori fotografie o per concordare sopralluoghi scrivere a Marina Giacomel:
mymee.giacomel@gmail.com

 

 

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