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In questi giorni in Senato siamo al lavoro per emendare il testo del Decreto Sostegni. In merito a ciò ho ritenuto che fosse utile presentare una serie di emendamenti perché ritengo che il provvedimento possa e debba essere migliorato ed essere più efficace per tutte quelle aziende e imprese che stanno vivendo non poche difficoltà a causa della pandemia del Coronavirus che ha portato loro ingenti perdite di fatturato.

I miei interventi a livello legislativo hanno riguardato, principalmente, la richiesta di ampliamento di ulteriori 50 milioni euro per il 2021 del fondo a disposizione di Ismea per la cambiale agraria e pesca, l’istituzione di un fondo di garanzia per la ristrutturazione dei debiti bancari, la possibilità di garantire delle misure di sostegno maggiore a quelle imprese ortofrutticole interessate dalla perdita di fatturato che si è avuta a causa della mancanza di manodopera specializzata durante il periodo primaverile ed estivo di raccolta dello scorso anno. Con l’ultimo dei quattro emendamenti segnalati, infine, alla luce della crisi del comparto agrumicolo – fondamentale per l’economia di tutto il Sud Italia – determinata dall’anomalo andamento climatico e dall’attuale emergenza Covid-19, ho proposto di attivare i consistenti residui del fondo agrumi a ristoro delle perdite subite dalle imprese produttrici nell’anno 2020.

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Oltre a questi ho proposto di incrementare i sostegni anche su altre misure. Al fine di sostenere le imprese agricole che hanno risentito considerevolmente della contrazione del mercato ho.re.ca., ad esempio, ho proposto di estendere gli esoneri previsti per gennaio all’intero primo trimestre dell’anno. Alla luce della perdurante crisi sanitaria ed economica, inoltre, si è reso necessario prorogare al 30 giugno il termine previsto per la sospensione dei pagamenti di cartelle e ingiunzioni. Ho proposto, infine, che gli aiuti arrivino anche quelle imprese che hanno delle attività connesse a quelle agricole (come ad esempio gli agriturismi) che hanno sofferto in misura maggiore per la pandemia e che presentano dinamiche economiche strutturali diverse da quelle delle attività agricole principali. Questo settore è particolarmente è in crisi e deve essere necessariamente sostenuto e aiutato.

Analizzando il provvedimento per come era stato voluto dal Governo, infatti, è facile vedere come, i sostegni risultino avere cifre insufficienti che non permetteranno agli imprenditori e ai lavoratori di superare le difficoltà economiche che si trovano a vivere da oltre un anno col rischio che alcuni di loro non possano più riaprire o rilanciare le loro attività.

In ragione di queste lacune che ho riscontrato nel “Decreto Sostegno” e che ho deciso di rivedere con i miei emendamenti che ho presentato, mi sono già astenuta al momento del voto del parere al decreto in Commissione Agricoltura.

 

 

Rosa Silvana Abate (Senato – Gruppo Misto Capogruppo Commissione “Questioni Regionali” e Capogruppo Commissione “Agricoltura”)

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