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Questa mattina, sulla piattaforma Zoom, è stata presentato il progetto “TennistavolOltre Plus”, ideato dalla Federazione Italiana Tennistavolo, con il sostegno della Fondazione Vodafone Italia e l’approvazione ufficiale del Ministero dell’istruzione.

Sono intervenuti, in veste di relatori, Vito Cozzoli, presidente e amministratore delegato di Sport e Salute, Luca Pancalli, presidente del Comitato Italiano Paralimpico, Adriana Versino, consigliere delegato della Fondazione Vodafone Italia, Renato Di Napoli, presidente della Federazione Italiana Tennistavolo, Paola Deiana, Dirigente Ufficio V – Politiche sportive Scolastiche – Ministero dell’istruzione, Valeria Ignarra, CEO di Play For Change, Giuseppe Marino, segretario generale della FITeT, e Alessandro Arcigli, direttore tecnico della Nazionale paralimpica, e la testimonial Giada Rossi, campionessa azzurra.

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Erano presenti anche per la FITeT, il vicepresidente vicario Carlo Borella, il vicepresidente Paolo Puglisi, il consigliere federale Giorgio Quartuccio, il responsabile del Settore Paralimpico Luca Rizzoli e molti presidenti dei Comitati Regionali e delle società del territorio. Molto apprezzata anche la partecipazione dei coordinatori di educazione fisica di varie Direzioni Scolastiche Regionali e i dirigenti di scuole coinvolte nel progetto in tutta Italia.

Il progetto, che ha vissuto la sua prima edizione nell’anno scolastico 2018/2019 e nel 2020 era stato sospeso per l’insorgere dell’emergenza sanitaria, nel 2021 ha in programma la realizzazione in tutto il Paese di un’azione di formazione e informazione sul tennistavolo nelle scuole e, in particolare, nelle classi dove siano inseriti alunni con disabilità fisica o intellettiva e relazionale, al fine di favorire il loro passaggio dall’attività motoria allo sport e di promuovere il tennistavolo come strumento di recupero sociale e componente rilevante del loro percorso formativo.

Il progetto, nel corso della prima edizione, ha coinvolto 13 Regioni, oltre 30 Province e 80 istituti, distribuiti in tutta la Penisola, permettendo a più di 1.000 alunni diversamente abili di sperimentare il tennistavolo. Nel 2021, in presenza di un lasso di tempo di riferimento più limitato, “TennistavolOltre Plus” si propone di entrare all’interno di oltre 50 Istituti italiani, di 7 Regioni e di 22 Province, e di avvicinare quasi 800 ragazzi con disabilità. Il tutto nel pieno rispetto delle misure di sicurezza vigenti in ambito sanitario e del Protocollo emesso dalla FITeT per la prevenzione e la protezione da contagio COVID-19, durante lo svolgimento delle attività di tennistavolo.

All’interno delle scuole selezionate saranno realizzati 5 moduli didattici, ciascuno di due ore, con i quali saranno avviati alla pratica del tennistavolo gli alunni con disabilità e anche i loro compagni di classe normodotati, che in ogni lezione li affiancheranno, acquisendo il ruolo di tutor. In tal modo si creerà nella classe un clima di coesione e collaborazione.

Sarà anche svolta un’attività di formazione dei docenti, attraverso l’organizzazione di un seminario, in modalità telematica, rivolto agli insegnanti di educazione fisica e di sostegno, sul tema della cultura e dello sport paralimpico, nel quale saranno presentati i benefici, in termini di opportunità, che la pratica sportiva sia in grado di produrre sulla socializzazione, condivisione e crescita psico-fisica dei ragazzi.

A portare i suoi saluti di benvenuto è stato il presidente federale Renato Di Napoli:«”TennistavOltre Plus” è un progetto nel quale il Consiglio Federale crede moltissimo. Come FITeT abbiamo fra i nostri obiettivi quello di favorire la diffusione della pratica dello sport del tennistavolo tra le persone con disabilità e di potenziare il nostro ruolo all’interno delle scuole. La pratica sportiva in soggetti con disabilità è parte integrante del processo di “inclusione”, che dovrebbe portare all’inserimento nella società, in particolar modo per quanto riguarda le persone in età scolare. Ci piace molto la perfetta integrazione fra gli alunni disabili e i normodotati nello svolgimento dell’attività. Crediamo possa favorire il passaggio dall’attività motoria scolastica allo sport. Per noi il progetto rappresenta un’occasione per essere un punto di riferimento per centinaia di ragazzi in età scolare con disabilità. L’attività promozionale che parte appunto dalle scuole, passando attraverso l’inserimento nelle società sportive (con tecnici federali), potrà anche facilitare l’incremento del gruppo dei nostri agonisti. Dopo un lungo stop per la pandemia, abbiamo riavviato molti dei nostri progetti e siamo felici che, fra loro, ci sia anche “TennistavolOltre Plus».

Ha poi preso la parola Vito Cozzoli, presidente e amministratore delegato di Sport e Salute:«Faccio i complimento alla Federazione, perché con questo progetto viene veramente costruita una squadra perfetta a favore dello sport per tutti e di tutti e destinato all’inclusione e alla diffusione dell’attività fisica. Sport e Salute non potrebbe essere altrove quando si realizzano iniziative come questa e quando si parla di disabilità e di scuola e di uno sport che è anche un gioco per tutti, come il ping pong. Per proseguire il nostro ruolo di sostegno a tutti gli organismi sportivi, Sport e Salute supporterà la FITeT anche in occasione del Ping Pong Tour, che promuove in tutta Italia una disciplina divertente e inclusiva come il Table Tennis X. La funzione sociale dello sport e la scuola sono valori importanti per noi e abbiamo lanciato parecchi progetti, l’ultimo dei quali è stato “Quaderni di Sport di Classe”, una proposta multimediale per avvicinare gli alunni delle primarie all’attività motoria. Il tennistavolo si gioca su un tavolo piccolo, con una piccola rete, con palline e racchette piccole, ma dimostra da sempre di essere un grande e spettacolare sport, capace anche più di altri di fare breccia all’interno della società. Pratico il ping ping fin da quando ero bambino e so che si tratta di una disciplina speciale, perché trova sempre la chiave per raggiungere i ragazzi.bQuesta iniziativa darà un segnale importante di ripartenza e rafforzerà il significato dello sport nel nostro Paese».

Per Luca Pancalli, presidente del Comitato Italiano Paralimpico «fin dall’inizio ho attribuito al progetto una grande importanza, con solo per i numeri che scaturiscono, ma soprattutto per la sua sostanza. Non si può non condividere il messaggio di “TennistavolOltre Plus” dal punto di vista della politica sportiva, perché racchiude l’essenza di quello che a me piacerebbe potesse essere il rapporto fra il mondo dello sport organizzato e quello della scuola, che devono necessariamente condividere un percorso comune. Lo sport deve essere uno strumento di promozione culturale e una parte fondamentale di una società che non ammetta barriere e valorizzi le differenze. Questa è la vera mission del Comitato Italiano Paralimpico e con l’amico Vito Cozzoli siamo sempre stati allineati sulla necessità di portare avanti una proficua collaborazione. Potrebbe anche essere “una goccia nell’oceano”, ma, senza il nostro lavoro, ci sarebbe una goccia in meno in quell’oceano. “TennistavolOltre” è un progetto lungimirante, perché fa vedere come insieme si possa integrare e includere, non coinvolge solo gli istituti che hanno aderito, ma getta un seme in quel Paese che vorremmo che fosse migliore, anche grazie allo sport».

Il segretario generale della FITeT Giuseppe Marino è poi entrato più nel merito del progetto:«TennistavolOltre Plus” non è solo un progetto di tennistavolo e non solo per le persone diversamente abili. Ha infatti l’ambizione di coinvolgere intere comunità scolastiche. In questo contesto mi piace molto utilizzare la parola “disseminazione”. Il nostro sport non deve essere il fine, ma il mezzo per raggiungere il maggior numero possibile di alunni con disabilità o senza. Tutti i 50 Istituti coinvolti quest’anno hanno ricevuto un tavolo e dei kit di gioco e ci saranno degli interventi dei nostri tecnici nelle scuole. I docenti potranno partecipare a un corso di formazione e aggiornamento di cultura sportiva, paralimpica e olimpica».

Il 17enne studente catanese Lorenzo Licitra ha partecipato al progetto nel 2018/2019 all’interno dell’Istituto Tecnico Statale “Archimede” e si è riavvicinato al tennistavolo, tesserandosi per la società Il Circolo Etneo e disputando già delle gare. Sarà anche in gara ai Campionati Italiani Paralimpici, dal 20 al 23 maggio a Reggio Emilia. Ha portato la sua testimonianza: «Avevo giocato a ping pong da bambino e sono stato felice di avere avuto la possibilità di riprenderlo. Sono contento di avere conosciuto un tecnico bravo come Francesco Gentile, che in questi due anni mi aiutato molto anche a superare certe difficoltà. Per me è quasi come un padre. Una volta mi allenavo due volte alla settimana ora arrivo anche a sei. Mi sto preparando ai campionati di Reggio Emilia, ai quali punterò a salire sul podio».

Ha poi svolto il suo intervento Paola Deiana, Dirigente Ufficio V – Politiche sportive Scolastiche – Ministero dell’istruzione: «Il connubio fra sport e suola è un acceleratore di benessere e di conoscenza, e, per quanto ci riguarda, come mondo dell’educazione, anche di cittadinanza attiva. “TennistavolOltre Plus” ci ha impressionato e ci ha convinto a dare la nostra approvazione. Ci è piaciuta la valenza d’integrazione e inclusione che il progetto persegue nel processo educativo e cognitivo che il tennistavolo, in quanto gioco, porta avanti. L’integrazione è vissuta in modo diverso e più completo e diventa una naturale applicazione della vita sociale all’interno della scuola. Il tennistavolo ha anche la propensione a essere trasversale in tutto il corso della nostra vita e dunque permetterà ai nostri giovani di oggi di trovare anche in futuro l’opportunità di riapprezzarla anche al di fuori delle classi o dei cortili scolastici. Il nostro Ministero non farà mai mancare il sostegno, per ribadire sempre il significato dell’attività motoria e sportiva come fattore ineludibile di crescita».

A portare il suo contributo è stata successivamente Adriana Versino, consigliere delegato della Fondazione Vodafone Italia: «Lo sport è inclusione e socializzazione, rese ancora più necessarie in questo periodo di emergenza sanitaria. Come Fondazione siamo impegnati nel promuovere progetti che favoriscano un modello inclusivo di partecipazione. Va in questa direzione l’iniziativa della FITeT che stimola l’integrazione degli studenti attraverso il coinvolgimento di 50 scuole sul territorio. Fondazione Vodafone si è impegnata in questi anni in iniziative in cui attraverso la tecnologia si creasse integrazione sociale. Nel 2017 è stata Ogni Sport Oltre (OSO), che nel tempo è diventata una piattaforma e un punto di riferimento per tutte quelle associazioni che operano negli sport delle persone disabili. In quest’ambito, abbiamo sostenuto con enorme piacere questo progetto della FITeT, credendoci moltissimo. Ora abbiamo individuato un altro attore, che è l’impresa sociale Play for Change, al quale abbiamo passato il testimone della piattaforma OSO».

CEO di Play for Change è Valeria Ignarra: «Per noi è davvero un grande onore portare avanti la missione di Fondazione Vodafone di avvicinare le persone con disabilità allo sport. Negli anni la nostra esperienza ci ha insegnato come lo sport sia uno strumento educativo fondamentale per contrastare situazioni di contesti disagiati da un punto di vista sociale e culturale. Lo sport è la nostra passione e ci regala emozioni, oltre a essere volano dell’economia e dello sviluppo sostenibile. Noi di Ogni Sport Oltre seguiremo il progetto della FITeT  e anche altre iniziative di sport sociale. Per farlo abbiamo bisogno di allargare la nostra community, affinché tutti coloro che credono nello sport si facciano portavoce del bisogno di sport che esiste nel nostro Paese. C’è ancora molto da fare e portare lo sport nelle scuole come la FITeT è molto meritorio. Questa iniziativa è un esempio di come si possa fare rete in maniera strutturale. Sarà dunque possibile seguire tutte le novità e lo sviluppo del progetto “TennistavolOltre Plus” sulla piattaforma OgniSportOltre.it, la community italiana che dà voce allo sport sociale».

Il direttore tecnico paralimpico Alessandro Arcigli ha avuto modo di apprezzare le qualità di “TennistavolOltre Plus”: «In avvio della prima edizione sembrava un progetto molto ambizioso quanto semplice. Ora dopo la prima esperienza possiamo dire che gli obiettivi erano ambiziosi, ma sono stati soprattutto realizzati. Inclusione è la parola chiave e non viene messa in atto inserendo agli alunni disabili nelle attività studiate per i normodotati, piuttosto attraverso un progetto studiato apposta per gli alunni disabili, non però riservato esclusivamente a loro. Avviene dunque un’interazione con tutto ciò che gira attorno al loro mondo, come i loro compagni di classe, gli insegnanti di educazione fisica e di sostegno e le famiglie. Ci sarà poi l’apporto di tutti coloro che potranno far diventare l’alunno disabile un atleta paralimpico. Il progetto svolge anche formazione biunivoca, perché i tecnici insegnano ai docenti e agli allievi, ma apprendono anche da loro quali possano essere gli adattamenti per meglio interagire. Sono felice di vedere oggi qui con noi molti dirigenti scolastici, perché senza di loro il nostro sarebbe stato un bellissimo progetto, ma non realizzato».

Testimonial del progetto è la campionessa paralimpica Giada Rossi, che si sta preparando alla sua seconda Paralimpiade, dopo la medaglia di bronzo conquistata a Rio 2016. «Sono molto felice di questo ruolo di testimonial e d’incontrare gli studenti nelle scuole. Mi fa piacere che la mia esperienza possa essere di aiuto alle altre persone, affinché lo sport diventi parte della loro vita. Io, dopo l’incidente, ho avuto la possibilità di ricominciare a fare sport grazie al mondo della scuola. La mia insegnante di educazione fisica, da questo punto di vista, è stata importante. Progetti come “TennistavolOltre Plus” sono fondamentali per far sì che l’opportunità che a me è arrivata quasi per caso diventi una possibilità normale per un numero sempre maggiore di giovani, che a scuola possano avvicinarsi a una disciplina che li aiuti a vivere meglio».

Addetto stampa Federazione Italiana Tennistavolo:

Roberto Levi

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