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Il 15 Maggio del 1946 , dopo appena un anno dalla fine della seconda guerra mondiale l’Italia concede la legge Costituzionale che darà vita alla Regione Autonoma Siciliana.

Non tutti sanno perchè l’Italia ha concesso alla Sicilia la sua Costituzione, ma diventa sempre più importante prendere coscienza di questo passaggio storico per cercare di capire del perchè la Sicilia, in tutti questi anni, ha sempre contestato il potere di Roma fino anche a chiederne l’indipendenza.

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Tralasciando la storia del Regno di Sicilia che per circa 700 anni vide Palermo Capitale ed i suoi Re competere con uguale prestigio con le altre monarchie europee, va detto che al termine della Seconda Guerra Mondiale, a maggio 1945, la Sicilia già lavorava per ottenere l’indipendenza dall’Italia ed in subordine aderire agli Stati Uniti, allora come 49° stato americano.

Tra il 1945 ed il 1946 le tensioni separatiste furono notevoli e gli esponenti politici del separatismo cercarono di riscattare il fondamentale aiuto dato agli Alleati, ed agli americani in particolare, per l’invasione della Sicilia e la cacciata dei tedeschi, chiedendo di appoggiarli nella richiesta di indipendenza avanzata al Governo Italiano.

In queste trattative  si inserì l’italia con i suoi esponenti politici nazionali della DC e del PCI  che, per interessi diametralmente opposti, non volevano assolutamente perdere la Sicilia.

Su queste tensioni si innestò la mediazione tra USA, Italia e Sicilia che partorì, il 15 maggio 1946, lo Statuto Siciliano, legge costituzionale della nascente Nazione Siciliana federata all’Italia.

Statuto che con la nascita della Repubblica italiana nel 1948 fu ratificato sempre con rango costituzionale  anche dall’Italia Repubblicana.

La Commissione Costituente della nascente Regione Siciliana, federata all’Italia, fu presieduta da un grande giurista siciliano e docente dell’Università di Palermo, Avv. Prof. Giovanni Salemi, il padre del nascente Statuto Siciliano.

Da allora sono passati ben 75 anni e lo Statuto Siciliano non è stato ancora pienamente attuato, ma anzi parecchi suoi articoli non vengono attuati volutamente dai poteri forti italiani perchè a Roma si rendono conto della forza dirompente di questo Statuto.

Solo con la sua completa applicazione, tutti i siciliani finalmente si renderebbero conto del loro ruolo nell’ambito della federazione italiana, e si avrebbe la consapevolezza di essere una Nazione a pieno titolo.

Purtroppo la volontà politica nazionale non ha mai permesso che la legge Costituzionale Siciliana venga attuata per intero ed i siciliani si trovano di fatto prigionieri e traditi dall’Italia che prima, pur di non perdere la Sicilia, hanno concesso la totale autonomia legislativa, amministrativa ed economica, salvo dopo non rispettare i patti sottoscritti.

Tutti noi vogliamo che questo Governo Regionale si batta fino alla fine per la totale attuazione del nostro Statuto.

Sono trascorsi già 75 anni e ci auguriamo che finalmente i Siciliani prendano coscienza della loro identità e dei loro diritti imponendo finalmente all’Italia il rispetto dei patti sottoscritti il 15 maggio del 1946 davanti agli Stati Uniti ed agli esponenti del Popolo Siciliano.

 

La Direzione Regionale Sinalp Sicilia

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