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Il paese di Arabba si trova a metà tra il Passo Pordoi e il Passo Giau, le ultime due ascese della 16esima tappa del Giro d’Italia, e il paese ladino con tutta la Valle di Fodom si sta facendo il trucco per accogliere nel migliore dei modi la corsa rosa, per dare il via alla stagione del turismo in bicicletta che ogni anno porta migliaia di appassionati a scalare le ascese che hanno fatto la storia della disciplina.
Per gli amatori appuntamento con il Dolomites Bike Day sabato 19 giugno (51 chilometri tra i passi di Campolongo, Falzarego e Valparola) e il Sellaronda Bike Day (53 chilometri tra i passi di Campolongo, Gardena, Sella e Pordoi) nella doppia versione del 27 giugno e 18 settembre 2021.

 

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Sarà un brivido, il tempo di un momento, un istante che durerà un lampo, ma per Arabba il passaggio del Giro d’Italia avrà un significato particolare. Lunedì 24 maggio la carovana rosa attraverserà la Valle di Fodom nella 16esima tappa che partirà da Sacile a si concluderà a Cortina d’Ampezzo, non prima di aver conquistato il Passo Fedaia (con il terribile attacco da Malga Ciapela), il Passo Pordoi (dal versante della Val di Fassa) nonché Cima Coppi del Giro, e l’altra grande salita dolomitica, il Passo Giau affrontato dalla Valle di Livinallongo. Salite che sono entrate nella storia del ciclismo, in particolare il Pordoi (2.239 metri) che con l’edizione 2021 festeggia la 41esima presenza nella corsa rosa, di cui 16 volte scalato dal versante veneto. L’esordio del Pordoi risale al 1940 con la 17ª frazione Pieve di Cadore – Ortisei, con Gino Bartali a transitare per primo; dopo la pausa bellica il Pordoi ritorna protagonista e nelle tre edizioni del dopo guerra (1947/48/49) è Fausto Coppi a scrivere il proprio nome nella classifica del GPM.

 

ARABBA ROSA
Tornando ai giorni nostri, quest’anno Arabba vedrà sfrecciare i girini nel cuore del paese (la discesa dal Pordoi alla valle di Fodom è di 9 chilometri con 33 tornanti) e l’intero villaggio ladino sta lavorando per accogliere il Giro d’Italia anche all’insegna della tanta auspicata ripartenza. Il legame storico tra la corsa a tappe e il paese bellunese ha visto Arabba anche sede di arrivo in due edizioni consecutive: nel 1983 con vittoria del bergamasco Alessandro Paganessi, e l’anno successivo il francese Laurent Fignon che indossò la Maglia Rosa per poi cederla definitivamente a Francesco Moser due giorni più tardi. La località è stata anche sede di partenza nell’edizione del 2008 con la frazione Arabba – Passo Fedaia.

Per info:https://www.arabba.it/it/info-eventi/eventi-news/luned%C3%AC-24-05-21-il-giro-d-italia-passa-per-arabba-fodom/114-7136.html

IL PASSO GIAU
Il prossimo lunedì 24 maggio il “gruppo”, presumibilmente sparpagliato, solcherà a tutta velocità la Valle di Fodom e il Comune di Livinallongo del Col di Lana fino al Colle Santa Lucia e in località Ponte Codalonga attaccherà l’ultima asperità della giornata con la scalata al Passo Giau che in poco meno di 10 chilometri (e 919 metri di dislivello) li porterà al valico di 2.233 metri, e da qui una veloce discesa verso il traguardo di Cortina. Nella storia il Passo Giau ha fatto il proprio ingresso nella famiglia delle salite storiche del Giro nel 1973 con la 19ª tappa di Andalo > Auronzo di Cadore e con José Manuel Fuente a transitare per primo sul valico. Con quella di lunedì 24 maggio il Giau raggiunge quota 9 presenze.

 

ARABBA ACCENDE IL GIRO-E
Ad anticipare il passaggio dei corridori, ci sarà il transito del Giro-E, la corsa a tappe che precede la corsa rosa, riservata a un gruppo di amatori che pedaleranno nei chilometri conclusivi della frazione. La tappa è la Canazei – Cortina d’Ampezzo di 70 chilometri e i partecipanti, dotati di bici da corsa a pedalata assistita, scaleranno il Pordoi, attraverseranno Arabba e, come i professionisti, dovranno conquistare il Passo Giau prima di fiondarsi sul traguardo.

 

DA ARABBA I BIKE DAY SENZA TRAFFICO
L’arrivo del Giro d’Italia nelle valli intorno ad Arabba sancisce l’avvio della stagione turistica nel cuore delle Dolomiti, che vedrà tre eventi “bike day” a traffico chiuso, attirare numerosi ciclisti nel corso dell’estate. Si inizia con il Dolomites Bike Day sabato 19 giugno con l’anello di 51 chilometri che unisce i tre passi di Campolongo, Falzarego e Valparola riservati ai ciclisti (chiusura traffico 8:30/14:30). Il Sellaronda Bike Day andrà in scena domenica 27 giugno con la tradizionale circumnavigazione del Gruppo del Sella attraverso i quattro passi di Campolongo, Gardena, Sella e Pordoi (53 chilometri e poco meno di 2.000 metri di dislivello); una seconda versione del Sellaronda Bike Day è programmata sabato 18 settembre con la medesima chiusura delle strade al traffico motorizzato tra le 8:30 e le 15:30.

Per info su questi eventi: https://www.arabba.it/it/info-eventi/eventi-news/eventi/98-0.html

 

Per maggiori informazioni visita: www.arabba.it

About Arabba
Arabba, in lingua ladina “Reba”, si trova nel cuore delle Dolomiti UNESCO a 1600 metri di altezza, nella valle di Fodom, circondata dall’imponente Gruppo del Sella, ai piedi del Passo Pordoi e del Passo Campolongo e verso sud dell’imponente Marmolada
D’estate la località diventa meta di lunghe escursioni: dalle passeggiate nel verde di prati e boschi alle vie ferrate, fino all’arrampicata su roccia. Per gli amanti dei pedali c’è la possibilità di mettersi alla prova sia su strada che in mountain bike. Ma “Reba” non è solo vacanze attive, è il luogo ideale dove trascorrere le vacanze per tutti. Chi non è appassionato di sport può immergersi nel verde della natura e visitare i luoghi storici dell’area, come il Castello di Andraz, il vecchio mulino, il Museo della Gente Ladina, il “Col di Lana” o le rovine del “Forte la Corte”. D’inverno Arabba è inclusa nel comprensorio sciistico del Dolomiti SuperSki, e punto ideale per iniziare lo ski tour del Sellaronda e il Giro della Grande Guerra. Vanta moderni impianti di collegamento oltre a strutture ricettive di prim’ordine per soddisfare ogni tipo di esigenza. Molteplici le attività invernali come le adrenaliniche discese fuoripista, lo scialpinismo, e le corse in motoslitte, ma sono imperdibili anche le escursioni con le racchette da neve oltre al pattinaggio su ghiaccio e altro ancora. Numerosi i locali tipici dove farsi coccolare dal profumo dei dolci e dalle specialità gastronomiche della cucina ladina.
 

 

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