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Ma come si può pensare di amministrare la città di Palermo semplicemente transennando le emergenze che di volta in volta si presentano?

Da quando il nostro Sindaco, On. Orlando, per la prima volta ha rivestito questa carica ha amministrato questa città per 22 anni circa, anche se chiaramente non consecutivi.

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Già da circa venticinque anni si conoscono le criticità dei Ponti Corleone ed Oreto e mai niente concretamente è stato fatto, se si escludono quelle ispezioni periodiche per certificarne lo stato d’uso e degrado.

Oggi si è arrivati al peggiore degli epiloghi.

Una Città divisa in due dal fiume Oreto, che tra l’altro ancora aspetta la realizzazione del famoso parco fluviale cittadino, viene tenuta unita dai ponti Corleone, Oreto, Ponte del Genio Militare (provvisorio), dal ponte dell’ammiraglio (C.so dei Mille) e dal ponte di via messina marine.

I due più importanti ponti della Città, il Corleone e l’Oreto, sono ormai inagibili e si attende l’ineluttabile crollo e speriamo fortemente che questo avvenga almeno senza morti.

I Palermitani non riescono a comprendere da cosa nasce questo probabile vergognoso immobilismo.

Noi non riusciamo a capire da cosa nasce questa pervicace volontà di non intervenire per ristrutturare, ricostruire, o salvare comunque questi ponti.

Ci saremmo aspettati che un Sindaco che ama veramente la sua città ed i suoi cittadini, avrebbe eretto le barricate pur di pretendere da parte di tutti gli enti nazionali competenti l’immediato ed urgentissimo intervento per sanare una condizione assurda nella quale, invece, questa mancata “grinta” ha trascinato la quinta città d’Italia.

Palermo affonda e chi ci amministra si accapiglia per il progetto Tram e le piste ciclabili non rendendosi conto del disastro urbanistico e sociale verso il quale sta precipitando questa Città.

Siamo stanchi di “ammirare” lo stato di abbandono delle strade di Palermo, siamo stanchi di assistere all’abbandono dell’importantissimo asse viario di Via Roma da parte dei commercianti. Siamo stanchi di vedere cantieri aperti ed abbandonati al loro destino senza alcuna prospettiva per il loro completamento.

Sindaco abbia almeno un sussulto di orgoglio e ci smentisca  su tutto quanto denunciamo e ci faccia vedere la sua indubbia capacità amministrativa ed organizzativa per salvare Palermo.

Saremo felicissimi di sbagliarci e felicissimi di essere al suo fianco se deciderà di sbattere i pugni con il Governo Nazionale affinchè, anche in deroga, si intervenga tempestivamente per riparare i due ponti pericolanti e per salvare l’intera città dal degrado.

Ricordiamo a tutti noi che il Ponte Morandi di Genova, 2.700 metri di lunghezza, lo Stato lo ha ricostruito in meno di un anno.

Di contro il Ponte Scillato sull’autostrada PA/CT, 270 metri, lo Stato lo ha ricostruito in “appena” 6 vergognosissimi anni.

Caro Sindaco non costringa i siciliani anche questa volta ad assistere a qualcosa di simile alla vergognosa gestione del Ponte Scillato.

Se questo dovesse avvenire, assisteremo tutti alla morte di Palermo e della sua secolare e splendida storia.

La Direzione Regionale Sinalp Sicilia Dr. Andrea Monteleone

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