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FEDERAZIONE ITALIANA TENNISTAVOLO

Al Torneo Mondiale di Qualificazione Paralimpica di Lasko, il 17enne Matteo Parenzan conquista il pass per Tokyo. In tutto gli azzurri ai Giochi saranno sei, salvo wild card

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Il 17enne triestino Matteo Parenzan ha conquistato l’ammissione alle Paralimpiadi di Tokyo. Ha centrato l’obiettivo aggiudicandosi in classe 6 il torneo mondiale di qualificazione, che si è concluso a Lasko. Erano in palio 22 carte, solo per i vincitori e le vincitrici di tutte le classi. L’Italia, guidata in Slovenia dal direttore tecnico Alessandro Arcigli e dal tecnico Donato Gallo, con la collaborazione dello sparring Massimo Pischiutti, ha dunque portato a sei il numero degli atleti che gareggeranno nella capitale giapponese. Erano già ammessi Michela Brunelli, Giada Rossi, Andrea Borgato, Federico Falco e Amine Kalem.

Parenzan, che aveva già primeggiato nel girone, ha battuto per 3-0 nei quarti lo svedese Michael Robert Oskar Azulay, in semifinale per 3-1 lo spagnolo Alberto Seoane Alcazar e in finale per 3-0 il giapponese Kazuki Shichino.

Ottimi anche il veronese Federico Crosara, che in classe 2 ha superato nei quarti per 3-0 lo spagnolo Miguel Angel Toledo e in semifinale per 3-0 il giapponese Nobuhiro Minami, per cedere in finale per 3-2 al thailandese Thirayu Chueawong, e il savonese Matteo Orsi, che in classe 3 ha avuto la meglio per 3-1 sullo sloveno Primoz Kancler e nel penultimo turno ha perso per 3-0 contro il polacco Maciej Nalepka. Il torinese Lorenzo Cordua, in classe10, è stato invece eliminato nel girone.

«È stato un torneo durissimo – commenta il direttore tecnico Arcigli – . Siamo arrivati qui con quattro atleti e Matteo Parenzan, Federico Crosara e Matteo Orsi sono approdati alle semifinali e si sono giocati le loro chance. Alla fine Parenzan si è qualificato e Crosara si è classificato secondo. Si è trattato, insomma, di un grande successo di squadra. Lorenzo Cordua oggettivamente aveva poche ambizioni, perché il livello tecnico della classe 10 è di grandissimo spessore. In questo ultimo anno e oltre il livello tecnico di tutti si è alzato moltissimo. Tutti si sono allenati senza lo stress delle gare. Conoscevamo la difficoltà del torneo al buio. Orsi in semifinale è uscito al termine di tre set tiratissimi. Parenzan ha vinto, ma ha rischiato sia in semifinale sia in finale ed è stato bravissimo a giocare in maniera meravigliosa i punti decisivi. Crosara ha perso, ma avrebbe potuto vincere, perché, se si fosse aggiudicato il lunghissimo terzo set (perso per 18-16, ndr), le cose sarebbero cambiate. Aumentare di una carta il numero dei qualificati non era per nulla scontato e dunque sono molto soddisfatto. Avremo qualcosa d’importante da festeggiare questa sera. Siamo certi di andare a Tokyo con sei atleti e Parenzan, senza nulla togliere agli altri, è ancora minorenne ed è un bel segnale per il movimento. Rispetto alle precedenti edizioni delle Paralimpiadi, abbiamo abbassato di moltissimo l’età media. Giova anche ricordare che a fine mese saranno assegnate da una a tre wild card per classe e chissà, forse riceveremo altre buone notizie, anche se non abbiamo mai fatto troppo affidamento su questa possibilità. Abbiamo puntato di più a ottenere il risultato sul campo. Concludo dicendo che chi era a Lasko e chi era a casa ha meritato tutto ciò! Siamo un grande team … atleti, famiglie, allenatori, presidente e dirigenti FITeT, impiegati federali e collaboratori tecnici … tutti insieme per dei GRANDI OBIETTIVI!!!».

Addetto stampa Federazione Italiana Tennistavolo:

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