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Massimo Giletti ha capito, o solo coincidenza?
Trascrivo alcune righe di una mia lettera pubblicata qualche giorno fa, da alcuni giornali: “Tutti coloro che si sono interessati al caso Ciro Grillo, conoscono il racconto della notte da incubo di Silvia, la ragazza italo-norvegese di 19 anni che ha denunciato il figlio di Beppe Grillo e altri tre giovani di stupro di gruppo. Che bisogno c’è quindi di farne sentire la ricostruzione innumerevoli volte ai telespettatori? E’ ciò che è già avvenuto credo per terza volta durante la trasmissione “Non è l’Arena”, di Massimo Giletti. Quante volte ancora il conduttore ha intenzione di mandare in onda il racconto?”. Massimo Giletti nell’ultima puntata della trasmissione, ha affrontato ancora l’argomento, ed ha fatto benissimo, ma non ha mandato in onda per l’ennesima volta la ricostruzione della dichiarazione di Silvia. Una semplice coincidenza, oppure il conduttore televisivo deve aver capito che la spettacolarizzazione del racconto di una violenza carnale non solo è di cattivo gusto, ma spesso anche irrispettosa verso la presunta vittima?
Renato Pierri

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