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Gabriele Niccolini in finale per il bronzo agli Europei Cadetti di Samokov

Roma, 14 giugno 2021 – Parte bene la nazionale italiana ai Campionati Europei Cadetti 2021 in scena a Samokov, in Bulgaria. È Gabriele Niccolini, nei -80kg, a conquistare la prima finale per il bronzo che si disputerà domani alle 18:30.

Gabriele ha iniziato alla grande battendo due avversari per manifesta superiorità: l’ungherese Viktor Komaromi 10-0 e il lituano Paulius Lescauskas 10-0. In semifinale, ha purtroppo ceduto il passo, dopo un incontro finito 6-2, all’ucraino Oleksandr Mamrosh.

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Domani, dunque, andrà a giocarsi la finale per salire sul podio europeo.

Oggi in gara c’era anche Mattia Bientinesi che, nonostante una bella partenza col lituano Juozas Skulskis per manifesta superiorità (10-0), è stato sconfitto agli ottavi dal rumeno Gigi Marian Subtirica col risultato di 11-1.

Domani saliranno sulle materassine bulgare le ultime categorie di peso dello stile libero e per l’Italia ci saranno Danny Lubrano nei -60 kg e Raul Caso nei -71 kg.

È possibile seguire la diretta streaming sul sito della UWW: le eliminatorie dalle 11:30 e le finali dalle 18:30.

Le antiche Olimpiadi: i campioni (V)

Roma 14 giugno 2021 Continua la nostra amata rubrica alla scoperta delle antiche Olimpiadi assieme all’Arch. Livio Toschi nella sua veste di storico della FIJLKAM. Buona lettura!

Sostrato di Sicione

Sicione era una città del Peloponneso. Situata in origine nella piana sul Golfo di Corinto, nel 303 a.C. Demetrio Poliorcete la spostò su un altopiano più interno. Sicione diede i natali a numerosi scultori, tra cui vanno ricordati il grande Lisippo, suo fratello Lisistrato e i suoi figli Boida, Daippo ed Euticrate, ma anche Alipo, Aristocle, Canaco, Cleone, Damocrito, Dedalo, Eutichide, ecc.
Fu celebre il tiranno Clistene (governò dal 600 al 570), che comandò la vittoriosa guerra sacra contro Cirra, poi vinse la corsa delle quadrighe a Delfi nel 582 a.C. e a Olimpia nel 576 o 572 a.C.
Dopo che il console Lucio Mummio nel 146 a.C. aveva sconfitto la Lega achea e distrutto Corinto, Sicione celebrò i Giochi Istmici fino a quando Giulio Cesare ricostruì la città un secolo più tardi.

1.

 

Sui pancraziasti si sono scritte molte storie raccapriccianti: dal povero Arrichione di Figalia, che ho menzionato nella puntata precedente, a Sostrato di Sicione, detto akrocheiristes (“spezzadita”) perché – narra Pausania – nelle schermaglie iniziali del combattimento torceva le dita degli avversari fino a spezzarle, costringendoli alla resa. Gli furono erette due statue: una a Olimpia e una a Delfi. Fu inoltre effigiato sulle monete di Sicione. Vinse 17 volte nei Giochi del “circuito”: 3 a Olimpia (364, 360 e 356 a.C.), 2 a Delfi e 12 complessive a Istmia e Nemea. Con tre corone a testa Arrichione, Dorieo di Rodi (figlio di Diagora), Sostrato e Astianatte di Mileto sono i pancraziasti più vittoriosi alle Olimpiadi.
Ha scritto Norman Gardiner: «In nessuno sport c’è maggiore varietà di stili e di regole quanto nella lotta. Quasi ogni Paese ha un suo proprio stile. In Grecia le feste panelleniche contribuivano a conservare una certa uniformità di regole, ma ciò nonostante ci fu sempre posto per gli stili più diversi». Tra le forme locali di lotta vanno ricordate l’argiva, la tessalica e la siciliana.
Per alcuni autori un particolare stile di lotta, usato anche nel pancrazio, era l’akrocheirismos: durante le schermaglie iniziali gli atleti si afferravano soltanto le mani, cercando di costringere l’avversario alla resa torcendogli e talora fratturandogli le dita. Secondo altri era soltanto un modo di sfruttare delle prese dolorose all’inizio del combattimento. Qualcuno ritiene questo metodo esclusivo del pancrazio, ma così non si spiegherebbe perché ne fosse specialista il lottatore Leontisco di Messina, vincitore di due Olimpiadi (456 e 452 a.C.). Pausania ricorda che le statue dedicate a Leontisco e Sostrato in Olimpia vennero erette l’una accanto all’altra.
A proposito dell’acrochirismo ha scritto Girolamo Mercuriale nel De arte gymnastica (libro VI):

«Nei tempi antichi esistettero molti generi di esercizi che non si trovano illustrati dagli scrittori, in quanto non erano di uso frequente. Tra questi ci si presenta per primo l’acrochirismo, cioè il combattimento con l’estremità delle mani. Non è ben chiaro se questo fosse una specialità di lotta, come alcuni credettero, oppure un esercizio a sé stante, come sembra che ritenesse Galeno, il quale, elencando dopo la lotta alcuni altri esercizi, nomina questo genere di combattimento come una cosa del tutto diversa dalla lotta. Secondo Galeno, tale esercizio giova propriamente alle mani e alle braccia, per cui esso si addice a quelli che si propongono di rafforzare tali arti».

2.

In tre anfore conservate alle Antikensammlungen (Collezioni di antichità) di Monaco abbiamo degli esempi significativi. Nella prima, a figure rosse, si vedono due atleti con le braccia sollevate che tentano di afferrarsi le mani; nella seconda, a figure rosse, un atleta solleva le braccia e piega le dita come fossero artigli, pronto alle prese; nella terza, a figure nere, un atleta tiene le dita della mano sinistra chiuse a pugno mentre l’avversario cerca di fargliele aprire, probabilmente con l’intento di torcerle.
In tempi a noi più vicini segnalo l’affresco a olio e cera di Eugène Delacroix nella chiesa di Saint Sulpice a Parigi, in cui Giacobbe intreccia la mano destra con la sinistra dell’Angelo.

3. Didascalie

In copertina: Anfora attica a figure nere (dettaglio): un atleta cerca di aprire le dita dell’avversario, chiuse a pugno (seconda metà del VI secolo a.C.) – Antikensammlungen, Monaco

1. Il disegno raffigura due atleti che cercano di afferrarsi le mani (da un’anfora alle Antikensammlungen, Monaco)

2. Lotta di Giacobbe con l’Angelo (dettaglio), affresco a olio e cera di Eugène Delacroix (1849-1861) – Saint Sulpice, Parigi

3. Disegno di Lucio Trojano, che raffigura Sostrato (dal libro C’era una volta Olimpia, di Livio Toschi)

Silvia Semeraro vola a Tokyo 2020. L’Italia arriva a quota 5 pass

Roma, 13 giugno 2021Silvia Semeraro conquista il quinto pass olimpico della nazionale italiana di karate al Torneo di Qualificazione Diretta di Parigi, l’ultima possibilità per aggiudicarsi sul campo l’accesso ai Giochi di Tokyo 2020.

Silvia, nella categoria dei +61 kg, ha fatto un grandissimo percorso con tutta la grinta e la decisione che la contraddistinguono. Nelle fasi eliminatorie ha incontrato sei avversarie e le ha battute tutte: la serba Marina Radicevic 3-2, la croata Lucija Lesjak 3-1, la slovacca Miroslava Kopunova 7-3, la tedesca Johanna Kneer 1-0 e, in semifinale, la forte svizzera Elena Quirici, già campionessa del mondo, per 5-0. La vittoria in semifinale le ha garantito l’accesso al Round Robin finale, nel quale su quattro atlete soltanto l’ultima classificata non poteva guadagnare la qualificazione.

Le avversarie erano l’egiziana Feryal Abdellaziz, la svizzera Elena Quirici e la canadese Melissa Bratic. L’azzurra ha vinto due incontri su tre, con Bratic per 5-0 e con Abdellaziz per 3-0, piazzandosi così in seconda posizione e strappando la meritatissima qualificazione a Tokyo 2020.

“Una medaglia tanto sperata quanto meritata – ha commentato il Consigliere Federale Davide Benetello – Silvia ha fatto un percorso veramente ottimo, fino alla fine, e aveva anche molte possibilità attraverso la qualificazione continentale. Ma ha voluto prendersi il posto qui. Ha conquistato questo biglietto per Tokyo e io sono soddisfattissimo di vedere cinque atleti alle Olimpiadi, dove sarò presente e li supporterò fino all’ultimo.”

Questa è la vittoria di tutto lo staff, come ci ha raccontato il coach di Silvia, Savio Loria: “Siamo molto contenti. Il percorso con Silvia è iniziato quasi quattro anni fa: un percorso lungo, pieno di difficoltà, con momenti faticosi, di lavoro, con momenti belli, altri con infortuni, con tutti i momenti che lo sport mi ha insegnato da atleta e che ora cerco di trasmette come tecnico. Devo dire che questa vittoria è di tutto lo staff, il professor Aschieri in primis ci ha sempre creduto, come il capo coach Claudio Guazzaroni. Siamo sempre riusciti a coordinare bene il lavoro, abbiamo creduto nella nostra atleta fino alla fine e ci ha ripagato dimostrando di poter andare a Tokyo con totale merito. Non possiamo che essere felici, ce la godiamo per poi andare a lavorare nel prossimo periodo. Finalmente si lavora per Tokyo.”

Oggi in gara c’era anche Michele Martina nei +75 kg ma, dopo aver vinto due incontri ai danni del kenyota Christopher Wambua (1-0) e dell’uzbeko Jakhonshokh Ibrokhimov (3-0), è stato eliminato dal kazako Daniyar Yuldashev. Come lui, nei giorni scorsi, anche Sara Cardin nei -55 kg e Laura Pasqua nei -61 kg, non sono riuscite a coronare il sogno di quella che, anche per loro, sarebbe stata una qualificazione più che meritata, visti gli splendidi risultati che hanno ottenuto con la nazionale negli ultimi anni.

Si chiude qui il Torneo di Parigi e il team olimpico del karate italiano, dunque, sale a quota cinque su 8 slot disponibili. “Faccio i complimenti a tutta la Direzione Tecnica – ha concluso Benetello – e a tutti gli atleti, partendo da Viviana Bottaro, Luigi Busà, Mattia Busato, Angelo Crescenzo e, ora, anche a Silvia che si unisce a tutti noi. Sarà una grande avventura e noi continuiamo lavorare”.

Conclusa la Coppa Italia U16: ecco i nuovi campioni

Roma, 13 giugno 2021 – Seconda e ultima giornata di Coppa Italia di Kumite Under 16 al Palazzetto olimpico della Fijlkam, a Ostia. Oggi in gara le ultime 4 categorie di peso: +54 kg per quanto riguarda il kumite femminile; -63, -70 e +70 kg per quanto riguarda il kumite maschile.

Ecco i podi dei giovani karateka in gara oggi in questa coppa Italia del 2021:

 

+54 kg femminile

1° Anna Pia Desiderio – A.P.D. Shirai Club S. Valentino

2° Anna Mastella – A.S.D. Jissen Dojo Karate Club

3° Rebecca Sammarco – A.S.D. Talarico Karate Team

3° Anna Bruna Bontempi – S.G. Bresciana Forza e Costanza

-63 kg maschile

1° Raffaele Astarita – A.S.D. Champion Center La Scampia Che Vince

2° Alvise Toniolo – Sport Target S.S.D.

3° Gennaro Ingenito – A.S.D. Ever Green

3° Andrea Morriello – A.S.D. Team Karate Ladispoli

– 70 kg maschile

1° Gabriele Pezzotti – S.G. Bresciana Forza e Costanza

2° Pietro Pio Califano – A.P.D. Shirai Club S. Valentino

3° Cristian Torre – A.S.D. A.T. Karate Club Roma

3° Mario Iannuzzi – A.S.D. Shizoku Karate Avellino

+70 kg maschile

1° Fernando Marino – Supreme S.S.D. ARL

2° Emanuele Magnelli – Accademia Dello Sport S.S.D.

3° Gabriele Sacco – A.S.D. Waves M13

3° Simeone Guarino – C. Karate Shotokan Polisp. Certaldo

 

Per vedere tutti i risultati, clicca qui.

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