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L’Assemblea generale dei soci ha approvato il bilancio 2020, che si chiude in pareggio.

Orietta Antonini, presidente: “L’emergenza Covid-19 ha cambiato la nostra attività, molte azioni sono state ripensate, molti servizi rimodulati in un’ottica di continuità della gestione. Abbiamo raccolto la sfida di rendere possibili e sostenibili le relazioni di cura, in quanto essenziali, con le regole del distanziamento fisico e sociale”.

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PORDENONE – L’anno 2020 era iniziato con la preoccupazione derivante dal rinnovo del CCNL Coop Sociali, che avrebbe prodotto un aumento del costo del lavoro di quasi il 5% (il 6% a regime). A ciò si è aggiunta, inattesa, l’emergenza sanitaria da Covid-19 che, dal 24 febbraio 2020, ha catapultato il mondo in un contesto emergenziale.

 

La pandemia ha imposto alla Cooperativa sociale Itaca nuove priorità organizzative, nuovi obiettivi con misure straordinarie e, con essi, nuovi costi. La diminuzione del fatturato, i maggiori costi del personale a fronte del rinnovato contratto di lavoro, e della produzione, soprattutto per i Dpi, non hanno pregiudicato la solidità e continuità aziendale di Itaca, non solo per il patrimonio finanziario e una buona struttura organizzativa, ma anche grazie ai correttivi posti tempestivamente in essere per fronteggiare la situazione emergenziale.

 

Grazie a ciò, Itaca è stata in grado di raggiungere il pareggio di bilancio senza intaccare il Fondo Contratti Onerosi, appostato nel 2019 con l’obiettivo di mitigare l’impatto del rinnovo del contratto di lavoro sulla gestione. Un tanto anche a fronte del contesto, che ha imposto lo slittamento di quasi tutte le nuove procedure di affidamento.

 

In termini di mutualità interna, la sospensione di molti servizi per molti mesi ha determinato la perdita temporanea di lavoro per più del 50% del personale impiegato, con una prevalenza di operatori (assistenti e educatori) dei servizi domiciliari e territoriali e dei servizi semiresidenziali, dove sono più numerosi i contratti part time, per i quali Itaca si è immediatamente attivata con il ricorso agli ammortizzatori sociali. A fine marzo, seppur in assenza di specifiche autorizzazioni, il Consiglio di Amministrazione ha deciso di anticipare il Fondo di Integrazione Salariale, che nel corso del 2020 ha riguardato oltre un migliaio di lavoratori e un’anticipazione di quasi 2milioni di euro.

 

“L’impatto del Covid-19 sulla dimensione aziendale e organizzativa è stato notevole – afferma la presidente Orietta Antonini -. La lucidità, la competenza e il buon senso con cui la Cooperativa ha affrontato l’emergenza, ha consentito a Itaca di porre tempestivamente in essere efficaci correttivi. Tra essi il contenimento dei costi fissi indiretti, l’attivazione degli strumenti normativi per l’intercettazione dei sostegni messi a disposizione, l’attivazione degli strumenti contrattuali riferiti alle varianti in corso d’opera, maggiori oneri per la sicurezza, riprogettazioni, oneri straordinari e costi incomprimibili”.

 

Il bilancio numero 28 della Cooperativa sociale Itaca si è così chiuso con un risultato operativo della gestione in pareggio, il fatturato si è attestato a 44,4 milioni di euro (50,3 nel 2019), sostanzialmente stabile l’occupazione, favorevoli i riscontri sulla qualità dei servizi svolti ai quasi 16 mila beneficiari di attività socio assistenziali ed educative attraverso più di 220 contratti e 100 committenti sparsi tra Friuli Venezia Giulia, Veneto, Alto Adige e Lombardia.

 

L’Assemblea generale della Cooperativa sociale Itaca ha approvato lo scorso 11 giugno il bilancio 2020. Per ridurre al minimo i rischi connessi all’emergenza sanitaria da Covid-19, come accaduto l’anno precedente, i lavori hanno previsto l’intervento delle socie e dei soci esclusivamente attraverso piattaforma online e tramite 8 Rappresentanti designati, ai quali le socie e i soci si sono previamente rivolti, indifferentemente nei diversi territori, per conferire loro la delega con istruzioni di voto.

 

“L’emergenza sanitaria derivante dalla pandemia da Covid-19 ha già cambiato la nostra complessiva attività – evidenzia la presidente Antonini -. Molti obiettivi e molte azioni sono già stati ripensati e altri lo saranno a breve, in un’ottica di continuità della gestione e accogliendo la sfida di rendere possibili e sostenibili, in quanto essenziali, le relazioni di cura con le regole del distanziamento fisico e sociale”.

 

Nel corso del 2020, il valore della produzione è diminuito da 50,3 a 44,4 milioni di euro (-11,8%), parimenti è diminuito il costo del lavoro che è passato da 40,6 a 36,8 milioni di euro (-9,2%). Sostanzialmente stabile l’occupazione, la presenza femminile è restata all’83%, mentre i lavoratori mediamente occupati sono stati 2053 (2068 l’anno precedente, -0,7%), di cui 1234 soci.

 

“Desidero ringraziare a nome di tutto il Consiglio di Amministrazione – sottolinea la presidente di Itaca – tutte le nostre lavoratrici e tutti i nostri lavoratori impegnati nei territori per aver dimostrato, e perché continuano a dimostrare, senso di responsabilità, professionalità e dedizione nei confronti dei nostri servizi e dei nostri beneficiari. Ciò che siamo e saremo è anche grazie alla loro e nostra capacità di lettura e adattamento ad un presente imprevisto, alla loro e nostra resilienza, orientata con una visione generativa verso il futuro”.

 

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