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Riteniamo opportuno che i termini di presentazione delle Dichiarazioni IMU, attualmente fissati al 30 giugno, siano prorogati e fissati a regime al 30 novembre unitamente ai termini di presentazione delle dichiarazioni dei redditi.

Questa Fondazione ha sempre sostenuto e proposto come data di presentazione (escludendo ogni forma di altra comunicazione prevista da eventuali regolamenti comunali) la stessa data prevista per l’invio telematico delle dichiarazioni fiscali che ora è stabilita entro il 30 novembre.

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Ciò permetterebbe ai contribuenti di non trovarsi sobbarcati di ulteriori adempimenti durante il periodo dichiarativo (acconti IMU, modelli 730, Redditi, IVA, IRAP, ISA e quest’anno anche approvazione dei bilanci, senza considerare tutti gli adempimenti conseguenti all’emergenza Covid). La data del 30 novembre permetterebbe altresì di verificare la correttezza della dichiarazione e l’uniformità con la dichiarazione dei redditi relativa allo stesso periodo d’imposta.

Nel corso degli anni i termini di presentazione della dichiarazione IMU sono stati oggetto di ripetuti rinvii e rettifiche, tanto da generare il caos tra i contribuenti.

L’art. 10, comma 4, del decreto legge 8 aprile 2013, n. 85 aveva modificato il comma 12 ter dell’articolo 13 del decreto legge n. 201 del 2011 convertito in legge n. 214 del 2011, prevedendo che la dichiarazione doveva essere presentata entro fine giugno.

Nel 2019 (finalmente) il D.L. 34/2019 (cosiddetto Decreto Crescita) convertito nella Legge 58 del 29.06.2019, a seguito della modifica degli artt. 13, comma 12-ter, DL n. 201/2011 e 1, comma 684, Legge n. 147/2013 ha recepito le nostre proposte.

Infatti il termine per la presentazione della dichiarazione IMU era stato fissato addirittura al 31.12 (anziché 30.6) dell’anno successivo a quello in cui si verifica l’evento per il quale è richiesta la dichiarazione. Con l’articolato quindi veniva superata di ben tre mesi la nostra proposta del 30.09.

Ma, neanche 180 giorni dopo, con la Legge n. 160 del 27.12.2019 (nota come legge di Bilancio 2020) l’art. 1, comma 738 e seguenti, ha riproposto il ritorno al passato cioè al 30 giugno.

Una vera e propria “schizofrenia” legislativa causata molto probabilmente da un copia incolla fatto male, tant’è vero che con la Legge di Bilancio 2020 è stato ripreso il testo dell’imposta comunale unica e quindi della Legge n. 147 del 24.12.2013, che disponeva il 30 giugno come termine di presentazione della dichiarazione, senza considerare che il Decreto Crescita in data 29.06.2019 aveva portato i termini di presentazione delle dichiarazioni IMU al 31.12.

Un Decreto a quanto pare invisibile agli occhi dell’attuale Legislatore. Ci chiediamo a chi giova questa retromarcia, perché le dichiarazioni IMU sono controllate dai Comuni solo dopo qualche anno e quindi la presentazione unitamente alla dichiarazione dei redditi non scalfirebbe di un solo millimetro l’apparato dei controlli comunali.

Ecco perché nell’ottica della semplificazione fiscale a favore dei cittadini, si ritiene opportuno uniformare la scadenza a quella del modello Redditi e IRAP, tornando di fatto alle previsioni esistenti addirittura nel periodo dell’imposta ICI e fissate saggiamente dal Decreto Crescita.

 

Venturina Terme (Li), 14.06.2021

FONDAZIONE COMMERCIALISTITALIANI

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