Con la partecipazione di un’installazione di Loredana Salzano
Il giorno 24 giugno 2021 dalle ore ore 18.00 alle ore 22.00, Claudia Chianese presenta, negli spazi del suo Atelier, la recente ricerca artistica di fotografia e di gioiello-scultura creata durante un lungo periodo di silenzio, a contatto con la natura, tra cielo e terra, vento e mare.
“Claudia Chianese lavora in ogni istante, con gli occhi, con le mani, con i pensieri, su di un sistema di opposti: luce ed ombra, terra e cielo, maschile e femminile, spirito e materia. E in essi, apparentemente inconciliabili, cerca quel punto di equilibrio che coincide con la ricchezza della diversità e della non uguaglianza. Va alla ricerca del mistero che sottende le cose volendone svelare la luce, la forma e la struttura senza alternane la vera natura. Nella realizzazione dei gioielli e dei gioielli-scultura, Claudia predilige quei materiali considerati di scarto, abbandonati dal mare e dal cielo, che rinviene durante i silenziosi viaggi in boschi e foreste e spiagge: elementi in legno, quarzi e resine cristallizzate narrano storie e paesaggi, odorano di viaggi e navigazioni. L’artista li incastona in bronzi rosa come archetipe pietre preziose, conferendo all’opera creata e generata valenza polisemica e simbolica.
Ogni oggetto, così, nasce dalla natura, cambia esistenza e ritorna alla natura: il gioiello ambisce al corpo e ne trae energie e presenze in una dialettica reciproca e biunivoca, percepisce la sua superficie irregolare, il divenire nel tempo e nello spazio in un dinamismo dialogico di movimento e figura. Nell’indossare l’opera, il corpo ne assorbe le tracce delle ere e dei momenti e si trasforma in architettura primordiale di equilibri, tensioni e assenze. […] Il gioiello, dunque, diviene medium di riflessione sulla materia umana, strumento di conoscenza delle radici vitali che connette e plasma linguaggi ed esperienze. […]” (dal testo critico di Roberta Melasecca)
Durante il vernissage, alle ore 19.00, Livia Giampalmo, leggerà la storia, l’avventura di queste creazioni.
In mostra anche un’installazione di Loredana Salzano, artista di origini campane che, dalle sue radici vulcaniche partenopee, approda alle isole Eolie dove vive e lavora da oltre 15 anni sviluppando in modo continuativo il tema del filo rosso lavico dei vulcani. “C’è una crepa in ogni cosa. È da lì che entra la luce. Il vulcano è una ferita della terra. La lava è il sangue vivo e attivo che ne fuoriesce copioso. Eppure non c’è dolore in questa ferita. Piuttosto essa è luce. È materia. È mutamento. È vita.” Le opere di Loredana, in arte NostraSignoraDeiVulcani e/o Alice Attónita, fondono i riferimenti ancestrali mediterranei con delicati equilibri, partendo dalle leggende eoliane fino alle problematiche contemporanee legate alla condizione della donna.
La mostra sarà visitabile fino al 14 luglio 2021, dal martedì al venerdì dalle 15.00 alle 19.00, rispettando gli ingressi contingentati secondo le normative vigenti.
Claudia Chianese nasce ad Acireale (CT) il 18 settembre 1969. Vive e lavora a Roma. Nei primi anni novanta inizia la carriera di art director all’interno di agenzie pubblicitarie internazionali: nel 1990 lavora come graphic designer nello Studio Convertino di Roma e nel 1994 inizia la collaborazione con Saatchi & Saatchi e con Dolci Roma. Dal 1997, in Mc Cann-Erickson Roma, lavora per otto anni su Rai, Raisat, Opel, Coop, Kyneste, Poltrone & Sofà e That’s amore Findus; nel 1999 trascorre tre mesi in Amsteryard New York dove lavora per Martini; nel 2004 ritorna in Saatchi & Saatchi Roma dove prende l’incarico di creare “saatchi design” e, come direttore creativo del reparto, cura la coorporate identity di molti clienti dell’agenzia. Ha vinto numerosi premi nazionali ed internazionali, tra i quali un Leone di Bronzo a Cannes, due Argenti all’ADCI, due Argenti al New York Press and Poster Festival e un premio per la miglior sceneggiatura al Mezzo Minuto d’Oro. Ha accumulato sette ingressi all’ADCI e due all’ADCE ed è stata finalista al Key Awards, al Cresta Awards, al New York Film Festival, al New York Press and Poster Festival, al Lapis Annual, all’Epica e al London International Awards. Ha collaborato con l’Istituto Superiore di Fotografia di Roma e con l’Istituto Europeo del Design come docente. Nel 2008 lascia la pubblicità per dedicarsi a tempo pieno alla ricerca creativa che esprime in diverse forme: fotografia, scultura, gioiello. Attraverso la meditazione, praticata per lunghi anni, fa confluire nelle sue opere, insieme alla creatività, anche il mondo della spiritualità.