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Con la prefazione di Andrea Lucchetta

«Gioco a pallavolo senza una mano. Mi manca la mano destra. Sì, proprio una mano. E se giochi a pallavolo la mancanza di una mano non è cosa da poco. E di solito te la fanno notare! Il segreto è non scoraggiarsi. E io non ho mai perso il coraggio».

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Silvia è il libero titolare della nazionale italiana di sitting volley femminile che parteciperà alle Paralimpiadi di Tokyo 2020 (23 luglio / 8 agosto)

«Silvia, come un gatto in difesa, si muove leggera e senza paura, per cercare di tenere in vita i suoi sogni».
Andrea Lucchetta

Silvia Biasi è il libero della Nazionale di sitting volley, disciplina paralimpica della pallavolo, e gioca con l’ausilio di una protesi a una mano, dimostrando che il coraggio e la determinazione fanno superare qualsiasi ostacolo. Quella di Silvia è una storia giovane, ma già densa di contenuti e soddisfazioni, compreso un quarto posto ai Campionati Mondiali e un argento ai Campionati Europei. Volevo solo giocare a pallavolo è la storia di Silvia, ma anche quella delle sue straordinarie compagne di squadra che portano avanti i colori e il coraggio dell’Italia. Ragazze che, con il loro esempio, vogliono dire al mondo che la disabilità non può impedire di realizzare un sogno, neanche quello di giocare a pallavolo. Il libro ospita le prefazioni di Giuseppe Manfredi, presidente della Federazione Italiana Pallavolo e di Luca Pancalli, presidente del Comitato Italiano Paralimpico.
 

Silvia Biasi è il libero titolare della nazionale italiana di sitting volley femminile che parteciperà alle Paralimpiadi di Tokyo 2021. Con la Nazionale ha conquistato un argento ai Campionati Europei 2019 e un quarto posto ai Campionati Mondiali del 2018. Classe 1988, è di Godega di Sant’Urbano (Treviso). Nella vita di tutti i giorni lavora in un’azienda occupandosi di sicurezza. Oltre a giocare, allena una squadra di giovanissime del Volley Codognè. Foto: gentile concessione di Oliviero Toscani.

Antonella Stelitano trevigiana, giornalista, da anni si occupa di sport e diritti umani. È autrice di numerosi saggi e volumi con i quali ha vinto il Premio Nazionale per la Storiografia Sportiva “A. Manacorda” (2016), il Premio Microeditoria di Qualità (2020) e per due volte è stata premiata al Concorso Letterario del Coni nella sezione saggistica. Con Donne in bicicletta (Ediciclo, 2020) ha vinto il Premio Bancarella Sport 2021 ed è finalista al Premio Letterario Sportivo Invictus 2021. Il suo ultimo libro è Una lama infallibile. Storia di Germana Schwaiger, la prima medaglia mondiale della scherma femminile italiana (Ediciclo, 2021). È membro della Società Italiana di Storia dello Sport e del Consiglio Nazionale del Comitato Italiano Fair Play. È Stella di Bronzo al merito sportivo del CONI e Cavaliere della Repubblica.

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