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Di soglia in soglia tra Dakar e Ravenna

una giornata nel segno di Dante e delle relazioni culturali tra Ravenna e il Senegal dedicata a Mandiaye N’Diaye

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Il 30 luglio la città di Ravenna dedica una giornata alle profonde relazioni culturali che si sono create negli anni con il Senegal, ricordando la figura del regista e attore Mandiaye N’Diaye. Una giornata nel segno di Dante con la lettura del canto I della Divina Commedia tradotto per la prima volta in lingua wolof.

 

La genesi di questo evento parte da lontano, dal Senegal, quando la Direttrice dell’Istituto Italiano di Cultura di Dakar, Cristina Di Giorgio, chiede a Pap Khouma – scrittore senegalese residente in Italia da oltre 30 anni – la traduzione del canto I della Divina Commedia in wolof, la lingua più diffusa nel Paese. Il gioco di specchi Italia-Senegal prosegue quando la Direttrice invia la traduzione del canto a Mauro Petroni, residente in Senegal da 40 anni, esperto d’arte e curatore della sezione Off della Biennale d’Arte di Dakar, il quale si rivolge a sette artisti senegalesi invitandoli a realizzare una serie di opere (sculture, pitture, ecc.) ispirandosi appunto al primo canto della Divina Commedia. Opere che nel novembre del 2021 verranno esposte in una importante mostra all’Istituto Italiano di Cultura di Dakar.

 

Il legame con Ravenna si crea sempre grazie all’attività dell’Istituto Italiano di Cultura di Dakar che entra in contatto con il Teatro delle Albe, da molti anni impegnato in Senegal – a seguito della collaborazione con l’attore e regista Mandiaye N’Diaye (scomparso nel 2014) che per lungo tempo ha lavorato con la compagnia – proponendo la pubblicazione di un volume che raccogliesse testimonianze delle relazioni culturali tra entrambi i Paesi. Una volta tornato nel suo paese natale, Diol Kadd, N’Diaye con l’obiettivo di trasmettere ai giovani la passione per l’arte e per il teatro come opportunità per una vita migliore, fondò il Takku Ligey Théâtre, che in lingua wolof significa “Darsi da fare assieme”. L’impegno era quello di creare un punto di riferimento culturale nel paese e contribuire a frenare il drammatico esodo migratorio.

 

Per il volume di prossima pubblicazione, Kanaga Edizioni, dal titolo Ravenna – Dakar – Piana dei kadd – nel  segno di Dante. Teatro – arte – cooperazione – scambi e contaminazioni culturali, il Teatro delle Albe ha realizzato una serie di interviste e testimonianze che vedono la partecipazione dello scrittore Tahar Lamri, di Marco Martinelli e Ermanna Montanari fondatori e direttori artistici del Teatro, di Cristina Mazzavillani Muti presidente onorario di Ravenna Festival, di Raffaella Sutter del Teatro Takku Ligey e del figlio di Mandiaye N’Diaye, Moussa. A queste testimonianze si sono aggiunti i contributi dell’Ambasciatore italiano in Senegal, Giovanni Umberto De Vito, delle direttrici dell’IIC di Dakar, Cristina Di Giorgio e Serena Cinquegrana,  l’intervista della critica teatrale Anna Stefi a Mauro Petroni, insieme ad altri contributi sui rapporti Italia-Senegal.

 

La giornata è realizzata grazie al contributo del Comune di Ravenna – Assessorato alla Cultura e Assessorato alla Cooperazione Internazionale.

 

PROGRAMMA

 

TAVOLA ROTONDA 

Biblioteca Classense, ore 17 – Incontro pubblico sulla cooperazione tra Ravenna e Dakar, sulla prima traduzione in lingua wolof del canto I dell’Inferno di Dante e sulle visioni e i progetti di Mandiaye N’Diaye.

Intervengono Ouidad Bakkali (assessora del Comune di Ravenna con deleghe sulla cooperazione internazionale), Cecilia Piccioni (Direttrice Centrale per la promozione della cultura e della lingua italiana – Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale), Serena Cinquegrana (direttrice IIC Dakar da ottobre 2021), Cristina Di Giorgio (direttrice dell’IIC Dakar fino a settembre 2021), Cheikh Tidiane Gaye (poeta e scrittore e cofondatore di Kanaga Edizioni), Pap Khouma (scrittore, giornalista e cofondatore Kanaga Edizioni), Marco Martinelli e Ermanna Montanari (fondatori e direttori artistici del Teatro della Albe), Cristina Mazzavillani Muti (presidente onorario di Ravenna Festival), Moussa N’Diaye (Ker Théâtre Mandiaye N’Diaye), Raffaella Sutter (Takku Ligey). Coordina Tahar Lamri (scrittore).

 

LETTURA CANTO I DELL’INFERNO IN WOLOF E IN ITALIANO

Tomba di Dante, ore 20 – La lettura del canto I dell’Inferno della Divina Commedia, tradotto per la prima volta in lingua wolof da Pap Khouma, concluderà l’evento.

 

 

Ingresso libero, posti limitati.

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