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Oggetto: riforma Cartabia

 

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Illustre Presidente,

gli scriventi attivisti del M5S vogliono esprimere il proprio rammarico ed il proprio disappunto sulla vicenda, concernente l’oggetto, che ha visto, ahinoi, i ministri pentastellati presenti nel governo mediare al ribasso. Tali ministri hanno parzialmente disatteso le aspettative su un percorso storico tracciato da milioni di elettori senza distinzione di estrazione sociale e di fascia d’età. Tutti avevamo avuto la percezione che, finalmente, nel nostro Paese si sarebbe cambiato, nella complessità, il modo di fare politica.

Ci eravamo illusi che avremmo migliorato le condizioni di vita delle persone più fragili e più deboli in un nuovo contesto sociale più equo. Come è accettabile che chi ruba una mela, perché ha fame, va in carcere per riabilitarsi, così vuole la nostra Costituzione, e, invece, chi ruba milioni di mele spesso resta impunito? Delinquere appare, paradossalmente, più̀ vantaggioso del lavorare onestamente.

Il movimento dovrebbe essere motore trainante di quella strategia che ci pone al centro delle scelte politiche.

I giovani attivisti, e non solo, hanno lavorato assiduamente per dare concretezza al nuovo modello di società̀. Hanno creduto nella rivoluzione culturale appena avviata.

Quale sconforto prendere atto dell’annullamento della riforma Bonafede. 

Intervenire sui processi troppo lunghi e reati spesso prescritti prima dell’irrevocabilità della sentenza è stata una battaglia vinta da tutta la comunità̀ pentastellata, un motivo di orgoglio senza precedenti. Finalmente si restituiva al cittadino dignità ed equità sociale in un paese devastato dalla corruzione e da una illegalità diffuse ad ogni livello.

Ad oggi, qualche ministro pentastellato ha il coraggio di affermare che la mediazione è necessaria per andare avanti, senza, però, parlare del prezzo da pagare.

Nella vicenda si è avvertita ancora di più la mancanza del regista con la schiena diritta e con le “idee chiare e distinte”, consapevole del peso della parola nella comunicazione con l’ ”altro” e che sa prendere le decisioni giuste per il bene della collettività̀ e non di singole persone o comunità.

Adesso, in questo difficilissimo periodo storico a Lei, sig. Presidente, il compito di ridare vita ai valori del Movimento, come magistralmente espressi nello Statuto, senza fare sconti a nessuno, tanto meno alla Cartabia. Bisogna rinascere più forti perché più̀ consapevoli delle insidie del vecchio modo di fare politica.

Noi siamo fermamente convinti che la mediazione sia necessaria in politica, che il confronto dialettico sia fondamentale, ma solo se non vengono stravolti i principi cardini che caratterizzano l’essenza stessa della forza politica attrice.

Mediazione al ribasso, mai!

Non conosciamo la strategia di tutto questo, ma chiediamo da parte dei ministri di motivare in totale trasparenza il perché di un tale avallo, assumendosene la responsabilità.

Chiediamo, inoltre, una netta presa di posizione nel caso la riforma dovesse proseguire il suo iter in parlamento senza le modifiche tecniche e sostanziali necessarie a soddisfare appieno i principi di equità e stato di diritto rivendicati dal MoVimento. 

Soprattutto, riteniamo prioritario che non passi l’improcedibilità come espediente usuale per aprire varchi di impunità traducibili in una gravissima involuzione dell’ordinamento.

 

Grazie infinite dell’attenzione.

 

 

FattiVi Italia 

Federazione dei Gruppi M5S 

Riprendiamoci le nostre Piazze 

 

Sito: www.fattivi.it

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