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Ancora chiuso l’ingresso da via Aniello Falcone con gravi disagi

 

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            ” A oltre quattro mesi dalla riapertura del parco della villa Floridiana, riapertura avvenuta il 21 aprile scorso, da un nuovo sopralluogo in villa Floridiana si è constatato che nulla è cambiato. La situazione resta del tutto immutata “. A intervenire sulla vicenda è ancora una volta Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori, che è sceso in campo più volte, pure con la creazione di un gruppo sul social network Facebook, che conta oltre tremila iscritti, al fine di ripristinare la piena fruibilità del parco borbonico, all’interno del quale si trova anche il museo delle arti decorative Duca di Martina, riaperto di recente dopo una lunga chiusura.

 

            ” Già, prima di entrare, nell’emiciclo posto all’ingresso su via Cimarosa, si nota che in diverse fioriere le piante sono totalmente scomparse. Un approccio certamente poco gradevole anche per i turisti che stanno cominciando a tornare a visitare le bellezze paesaggistiche e ambientali presenti nel quartiere collinare  – puntualizza Capodanno -. Inoltre, in tutto questo tempo, non è stato ancora risolto il problema di consentire l’accesso al parco anche dal cancello  di via Aniello Falcone che resta dunque sbarrato, con gravi disagi per tutti quei visitatori che abitano nella parte bassa del quartiere ma anche per coloro che vogliono visitare il museo “.

 

            ” Laddove il problema fosse, come sembra, l’assenza di personale per la guardiania – aggiunge Capodanno -, in attesa di risolvere in maniera definitiva l’annoso problema della mancanza di personale, si potrebbe provvedere distaccando dipendenti di altre strutture che fanno capo alla stessa direzione regionale dei musei della Campania, in modo da tenere aperti entrambi gli accessi del parco, così come avveniva prima dell’ultima chiusura determinata dalla pandemia”.

 

            ” Passeggiando poi lungo i viali – puntualizza Capodanno – si continua a osservare l’oramai consueto, da dieci anni a questa parte, tripudio del grigio delle numerose transenne che limitano l’acceso a buona parte delle aree del parco borbonico, rispetto allo scarno verde presente nelle poche aree disponibili. Si comincia dalla scala, posta immediatamente a sinistra dell’accesso da via Cimarosa, dove campeggia su una grata metallica un segnale rosso di divieto di circolazione, che impedisce l’accesso a tutta l’area sopraelevata, dopo si trovano il teatro di verzura e l’aiuola destinata ai giochi dei bambini con le giostrine che furono vandalizzate oltre due anni fa e che fino ad oggi non risultano ancora ripristinate “.

 

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