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VERSO LA VENDEMMIA 2021

Col Vetoraz riflette sull’andamento stagionale

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Valdobbiadene (Treviso), 09 settembre 2021

Un nuovo ciclo si è concluso e, alle porte di una nuova stagione vendemmiale, momento cruciale per ogni viticoltore che delinea i risultati di un intero anno di lavoro, Col Vetoraz esprime le sue considerazioni sull’andamento dell’annata.

 

Panoramica sul territorio

La produzione del territorio del Conegliano Valdobbiadene Docg – spiega Loris Dall’Acqua, a,d,  ed enologo dell’azienda –  quest’anno è stata condizionata dal meteo del mese di maggio. Non è sicuramente questa un’annata abbondante in nessun luogo del territorio, ma si è registrata una netta distinzione tra i vigneti con fioritura leggermente anticipata, e quelli a fioritura posticipata. I vigneti posti nelle aree storicamente a fioritura anticipata hanno gemmato prima e proprio in corrispondenza del periodo di maltempo, ciò ha comportato una inferiore legagione dei fiori. Nelle aree dove invece, per la diversa posizione o per l’altitudine, la fioritura è normalmente posticipata, questa è avvenuta in un periodo coincidente con un meteo nettamente migliore, che ha comportato una legagione dei fiori e una produzione regolari. Si può pertanto disegnare, osservando l’intero territorio, una sorta di curva di livello: i livelli più inferiori nelle aree dove la fioritura, per cause normali climatiche è stata anticipata presentano una condizione, il resto del territorio presenta una condizione diversa.

La qualità delle uve 

La qualità delle uve non è condizionata dagli eventi atmosferici e di fioritura, ma quest’anno si annuncia un livello di qualità eccezionale perché, pur essendoci stato un periodo caldo tra fine luglio e inizio agosto, ma di breve durata non oltre le due settimane, le viti non sono andate in sofferenza idrica dunque non è stato deleterio per la pianta e non è stato determinante per il risultato qualitativo. Le temperature elevate sono comunque dannose dal momento dell’invaiatura in poi. “Da noi – continua Loris Dall’Acqua l’invaiatura è iniziata verso la metà di agosto ed è coincisa con il cambiamento climatico; da metà agosto infatti le temperature si sono abbassate, le giornate si sono accorciate e le notti allungate. Durante la notte si registra un notevole abbassamento di temperatura che determina un’escursione termica giorno/notte ben marcata; queste sono le condizioni perfette per un’ideale maturazione della vite; se questo trend dovesse proseguire fino al momento della vendemmia, potremmo probabilmente aspettarci un’annata di quelle veramente promettenti”.  

Vero è che nel corso dell’annata ci sono state anche condizioni meteo sfavorevoli, grandinate sparse sul territorio, che, pur avendo purtroppo recato danno a specifici vigneti colpiti, come sappiamo non sono mai molto estese quindi non compromettono la situazione dell’intero territorio.

Ricordando la saggezza di un proverbio popolare che recita così; “La grandine non crea carestia, ma la siccità crea carestia” si comprende come le situazioni climatiche rischiose siano altre, come appunto l’estremo calore o la siccità; pertanto si può concludere che a livello territoriale la stagione sta procedendo molto bene. 

 

 

Col Vetoraz Spumanti S.p.A.

Situata nel cuore della Docg Valdobbiadene, la cantina Col Vetoraz si trova a quasi 400 mt di altitudine, nel punto più alto dell’omonimo colle, parte delle celebri colline del Cartizze da cui ha origine questo vino pregiato. E’ proprio qui che la famiglia Miotto si è insediata nel 1838, sviluppando fin dall’inizio la coltivazione della vite. Nel 1993 Francesco Miotto, discendente di questa famiglia, assieme all’agronomo Paolo De Bortoli e all’enologo Loris Dall’Acqua hanno dato vita all’attuale Col Vetoraz, una piccola azienda vitivinicola che ha saputo innovarsi, crescere e raggiungere in 25 anni il vertice della produzione di Valdobbiadene Docg sia in termini quantitativi che qualitativi, con oltre 2.200.000 kg di uva Docg vinificata l’anno da cui viene selezionata la produzione di 1.250.000 di bottiglie. Grande rispetto per la tradizione, amore profondo per il territorio, estrema cura dei vigneti e una scrupolosa metodologia della filiera produttiva e della produzione delle grandi cuvée, hanno consentito negli anni di ottenere vini di eccellenza e risultati lusinghieri ai più prestigiosi concorsi enologici nazionali ed internazionali.

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