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(Italia dei Valori) 

 

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Lucca  12 settembre 2021- “L’epidemia da COVID 19, ha purtroppo messo in primo piano  l’estrema fragilità anche del sistema socio assistenziale per gli anziani ed in particolare il modulo  di RSA. Non è un caso infatti che siano state proprio le RSA le strutture più indifese perlomeno fino alla messa a punto e alla somministrazione dei vaccini . Un dato comune a livello nazionale che non ha avuto purtroppo eccezioni a livello locale”.

“In funzione della imminente scadenza  del contratto di concessione delle RSA  di emanazione comunale, Monte San Quirico e  Pia Casa  è fondamentale individuare i nodi critici che hanno caratterizzato l’ultimo periodo e trovare le risposte idonee”. Crediamo pertanto  scrive il coordinatore provinciale  dell’Italia dei Valori a Lucca Domenico Capezzoli , che si debba:

  1. Rafforzare la consistenza della concessione per evitare che un contratto di breve durata, come l’attuale, induca a limitare al minimo gli investimenti da parte delle imprese concessionarie. Non vi è dubbio infatti che le nostre  Rsa, abbiano sofferto della mancanza di migliorie sia a livello di servizi quanto a livello di strutture;
  2. Determinare nei documenti di gara le linee prioritarie degli investimenti in particolare  nelle strutture in coerenza con l’esigenza di a) maggiore sicurezza per ospiti e operatori; b) migliore agibilità c) maggiore adattabilità in funzione di  imprevisti cambi di moduli (vedi problematiche imposte dalla pandemia);
  3. Evitare irrigidimenti rispetto ai parametri previsti dalla legge regionale, lasciando maggiori margini alle imprese per l’impiego di personale qualificato e specializzato nell’assistenza alla persona e nei servizi alberghieri in funzione delle caratteristiche delle strutture, dislocate su  più piani o comunque in locali vecchi che impongono maggior complessità nella gestione dei servizi ;
  4. “Pensare “ una clausola occupazionale  “forte” da inserire nei capitolati di gara a tutela del personale già duramente colpito, è bene ricordarlo, nell’ultimo passaggio di gestione, caratterizzato anche dal cambiamento imposto dal comune da appalto a concessione.
  5. Fare una verifica attenta e rigorosa delle esigenze del territorio anche attraverso l’incremento di “ quote sociali”, facendo in modo di dare spazio alle strutture pubbliche,  rispetto la crescente invadenza di iniziative di società  private non sempre allineate  col sistema  socio assistenziale pubblico.
  6. Inoltre  si dovrà ragionare anche sul dato imprescindibile dell’attuale carenza di personale addetto alla cura delle persone, in primis ovviamente si pensi alle infermiere/i, praticamente introvabili nel mercato del lavoro e per  i quali il comune, congiuntamente alle concessionarie,  dovrà farsi carico di avere le  indispensabili garanzie da parte   della Asl.

Vogliamo essere estremamente chiari sul fatto, che la nostra compagine politica e il nostro impegno sono indirizzati prima di ogni altra cosa alla tutela delle fasce più deboli, alle quali deve essere  destinata in via prioritaria l’attenzione dell’amministrazione comunale, conclude Capezzoli.

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