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Einstein e le due pecore in gabbia
Solita passeggiata nel Parco naturale della Cervelletta, stamattina, nella Riserva naturale dell’Aniene, e non mi sarei aspettato, arrivato alla fattoria, di vedere due pecore in gabbia. Le ho fotografate, si sono avvicinate alla rete, non so se in cerca di cibo o di carezze. Forse volevano solo parlarmi. Ho chiesto loro come mai si trovassero in una gabbia e non nel gregge. Le due pecorelle avevano letto sulla pagina strappata di un libro, portata dal vento e finita tra l’erba, la celebre frase di Albert Einstein: “Colui che segue la folla non andrà mai più lontano della folla. Colui che va da solo è più probabile che si ritroverà in luoghi dove nessuno è mai arrivato”. E così si erano allontanate dalle compagne, in cerca di luoghi inesplorati.  Più volte cani e pastore le avevano riportate nel gregge e più volte le due pecore se n’erano allontanate, sino a che il padrone non decise di rinchiuderle nella gabbia. Ma erano contente, soddisfatte in cuor loro, preferivano la gabbia ai pascoli verdi, il fieno all’erba fresca, pur di non essere costrette a camminare come camminavano le compagne, a mangiare come mangiavano le compagne, ad obbedire a cani e padrone come obbedivano le compagne.
Renato Pierri

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