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L’EJU Sport Commission ha arruolato Alessandro Comi

L’Unione Europea Judo (EJU) con l’approvazione del presidente della FIJLKAM Domenico Falcone ha voluto implementare la Sport Commission avvalendosi anche del lavoro di Alessandro Comi.

La notizia è stata accolta con soddisfazione dal presidente Falcone che la ha così commentata: “Sono contento ed orgoglioso per questa nomina di Alessandro Comi nella commissione sportiva EJU -ha detto- perché Alessandro ha lavorato tanto e bene in questi anni, ma è stato soprattutto in tempo di Covid che ha suscitato l’interesse dei dirigenti europei i quali lo hanno osservato ed apprezzato per la serietà e la competenza, e per essersi posto con il giusto approccio su una questione nuova e dirimente”.

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Alessandro Comi e nato a Carate Brianza il 28 febbraio 1983, è judoka da oltre trent’anni, è laureato in psicologia clinica e neuropsicologia, con un dottorato di ricerca in neuroscienze cognitive ed un master in psicologia dello sport. Parla l’inglese ed il francese.

“Sono orgoglioso -ha detto Alessandro Comi– ma soprattutto sento la responsabilità di questo incarico nel quale vorrei portare il bagaglio di esperienze che ho accumulato in questi anni: un tesoro prezioso del quale devo dire grazie ai tanti con cui ho condiviso il percorso. Tanti atleti, molti insegnanti, arbitri e dirigenti con i quali lo scambio di idee anche contrastanti è costantemente stato un passo in avanti. In questi anni ho avuto il piacere ed il privilegio, infatti, di camminare con molti, come tecnico, come componente della Commissione Nazionale Attività Giovanile e come COVID manager nell’ultimo difficile anno. Con alcuni ho gioito, con altri ho condiviso qualche fatica e, soprattutto, da molti ho imparato, rubando le malizie e i dettagli da riportare nel mio lavoro per crescere a mia volta come uomo… sono tutte queste persone che porto insieme a me in questa commissione EJU.

Lo sento come un piccolo traguardo, ma non per me, un traguardo per tutti. Questo ovviamente non intaccherà l’impegno profuso a livello nazionale, che rimane una priorità. Perchè per il judo italiano dobbiamo lavorare tutti, tanto ed insieme”.

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