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In occasione della Giornata internazionale per i diritti dell’infanzia, che si celebra il 20 novembre, il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani intende anche quest’anno avviare una campagna di divulgazione e informazione sulla condizione dei diritti dei minori nel mondo da proporre nelle scuole. Attraverso l’hashtag #proteggiamoilsorrisodeibambini, invitiamo i docenti di ogni ordine e grado a sviluppare percorsi didattici finalizzati alla sensibilizzazione degli studenti e alla conoscenza delle atrocità e violazioni compiute nel mondo ai danni dei minori e dei bambini. È importante far riflettere i nostri giovani sin dai primi anni di scuola sulle gravi condizioni economiche e sociali che nelle zone più depresse e sottosviluppate della terra, comportano sofferenze indicibili, soprattutto per chi è più fragile ed esposto.

Il 20 novembre 1989 l’Assemblea generale dell’ONU approvò la Convenzione dei diritti dell’infanzia (Convention on the Rights of the Child), ma, nonostante quasi tutti i Paesi del mondo, oggi la riconoscano (in Italia è stata ratificata il 27 maggio 1991 con la Legge n. 176) e ne abbiano condiviso con l’adesione e la ratifica finalità e testo, anche adesso, prendendo atto dei monitoraggi realizzati dalle varie ONG ed enti preposti, si viene a conoscenza delle tantissime violazioni dei diritti dell’infanzia commesse quotidianamente. Basti pensare alle tantissime emergenze umanitarie evidenziate dal Rapporto del Segretario Generale Onu su minorenni e conflitti armati del 30 giugno 2021, un documento fondamentale per la conoscenza del fenomeno ). I dati sono preoccupanti: più di 19.000 bambini in situazioni di profonda precarietà, migliaia di bambini sono stati uccisi o mutilati, reclutati e utilizzati nei combattimenti, rapiti, vittime di abusi sessuali e sfruttati; ogni giorno sono circa 70 i bambini in media negli ultimi cinque anni, secondo le Nazioni Unite, che hanno subito gravi violazioni dei loro diritti. L’UNICEF è impegnata da tanti anni nella difesa dell’infanzia e sarebbe opportuno divulgarne i valori e le attività operative onde indirizzare i più giovani verso forme di volontariato. Recentemente UNICEF e Gallup hanno attraverso il sondaggio “The changing childhood project” rilevato gli umori delle generazioni in merito allo stato di benessere e alle prospettive future: le aspettative dei giovani appartenenti ai Paesi più industrializzati risultano più pessimiste rispetto a quelle dei loro coetanei che vivono in realtà meno progredite. Nei Paesi ad alto reddito gli adolescenti pensano che il proprio avvenire sarà molto difficile e privo delle condizioni di vita dei propri genitori; diversamente il 64% degli adolescenti dei Paesi con basso e medio reddito immagina invece un futuro migliore.

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IL CNDDU propone per ogni consiglio di classe un’UDA interdisciplinare incentrata sui valori inerenti alla difesa dei Diritti dell’infanzia e sull’importanza della solidarietà, della speranza e della condivisione di risorse, strumenti e opinioni nel mondo. Le UDA possono essere inviate al nostro indirizzo mail (coordinamentodirittiumani@gmail.com) per trovare una collocazione e risalto nei nostri canali social.

“Spetta alla nostra generazione chiedere ai leader del mondo di adempiere alle loro promesse per fare sì che tutti i bambini abbiano in pienezza tutti i propri diritti.” (Henrietta Fore, Direttore esecutivo dell’UNICEF)

prof. Romano Pesavento

presidente CNDDU

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