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COVID.  LA SCIENZA SANITARIA LATITA SULLE CAUSE.

ARTICOLO 32.   I PADRI COSTITUENTI  NON AVEVANO PREVISTO  QUESTO TIPO DI PANDEMIA.

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GOVERNO ALTALENANTE SUL SIBILLISMO  “OBBLIGATORIETA’ E  NESSUNO PUO’ ESSERE OBBLIGATO”

 

Sarebbe da ingrati anche solo pensare che questo governo non si sia mosso bene, ovviamente nei limiti delle possibilità e delle conoscenze scientifiche, su questa maledetta pandemia che sta uccidendo sia fisicamente, ma anche e molto, a livello psicologico tanto da spegnere entusiasmo sul  nostro fare di ogni giorno, realtà questa che, per certi aspetti, costituisce una patologia ancor più grave del Covid, essendo molto difficile, se non impossibile,  eliminare nel breve-medio termine, traumi psicologici  che sono e rimarranno anche  a livello di  “subconscio”.

Va dato senz’altro atto che la scienza si è data da fare subito per parare la patologia ancora in essere, facendolo in tempi brevi, sicuramente non ipotizzabili  dallo stesso mondo socio-politico, e ciò, scoprendo degli antidoti che sembrano validi, sia pur con qualche correttivo come la terza dose di vaccino ed altro, come la durata dei loro effetti.

Se però  mi è permessa una riflessione, vorrei dire che detta scienza sanitaria si sta occupando però, solo e soltanto, di fronteggiare cercando di superarla, la patologia in atto senza mai riflettere sulle cause che la scatenano: insomma, essa sembra esprimersi a questo modo, vale a dire  “noi facciamo la parte di nostra competenza sanitaria e gli altri facciano la loro. E qui cade il palco.

A mio parere, come già detto e scritto migliaia di volte, è assolutamente necessario porre gli occhi,  anche per non trovarci di fronte all’imponderabilità degli eventi, sulle attuali concentrazioni industriali, sulle concentrazioni ospedaliere, sugli allevamenti di bestiame forzati con anabolizzanti e veleni, sui troppi antiparassitari in agricoltura, sulle fogne sotterranee delle metropoli, sull’inquinamento prodotto da aerei e navi che, ricordiamocelo, oggi inquinano più delle macchine che circolano in tutto il mondo,  e tante altre cose che non posso elencare in questa sede.   Insomma,  continuando così, la scienza  finirà, unilateralmente ,  sul darsi da fare per scoprire vaccini  sulla base delle pandemie che verranno: un gioco a rincorrersi, lasciando ad altri la soluzione dei problemi correlati alle cause di cui ho fatto cenno dianzi.  Insomma, se non si lavora contestualmente ed in simbiosi in questo particolare contesto,  non si andrà mai da nessuna parte, anzi, i rischi saranno destinati a crescere in futuro.

Va detto poi che la costituzione latita, eccome !, sul da farsi, ed ancor di più latitano coloro che la “interpretano” per ragioni di interesse politico di parte in quanto, se l’art. 32 recita che deve avere la priorità l’interesse collettivo (che a mio avviso confligge con la non imposizione delle cure, disposizione tra l’altro espressa molto timidamente secondo il mio modo di interpretare) a prevalere su tutto il resto, tutto ciò mi fa pensare che gli stessi padri costituenti non avessero a suo tempo mai immaginato una pandemia come quella che stiamo vivendo, per cui, se va loro riconosciuta qualche attenuante, si deve tener conto che, se il progresso sta cambiando persino i nostri parametri esistenziali, anche un ritocco correlato al cambiamento,  ci starebbe tutto, forse ancor di più delle recenti modifiche alla  costituzione che, peraltro, non hanno sortito ancora nessun effetto di sostanza.  O no ?

Poi, permettetemelo a conclusione, anche  per stemperare questi argomenti spinosi, di finire con una boutade.

Quante volte ho detto e scritto che ci sono troppi scienziati a blaterare in tv deviando la pubblica opinione. Ebbene, mi è arrivato ora  questo whatsapp che recita :  Tutti filosofi, virologi ed economisti. Non si trovano più 4 ignoranti per fare due chiacchiere…”

Buona giornata a tutti !

 

Arnaldo De Porti

Belluno Feltre

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