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«Nella seduta dello scorso 29 novembre, il Consiglio comunale ha approvato la proposta di richiedere il riconoscimento del titolo di Città per il Comune di San Giovanni in Fiore». Lo afferma, in una nota, la sindaca Rosaria Succurro, che precisa: «È una mia idea, condivisa dalla giunta comunale e dall’assemblea consiliare. San Giovanni in Fiore possiede al riguardo ottimi requisiti. Intanto, ha un’importante storia religiosa, monastica e conventuale, dovuta all’opera dell’abate Gioacchino da Fiore, che Dante Alighieri cita nel XII Canto del Paradiso, definendolo “di spirito profetico dotato”». «Soprattutto, a San Giovanni in Fiore – prosegue la sindaca Succurro – si trova l’Abbazia florense, monumento religioso del XIII secolo che nella sua architettura esprime il pensiero teologico e filosofico dello stesso Gioacchino. All’interno del complesso badiale ha sede il Centro internazionale di studi gioachimiti, di cui è socio anche il Comune. Nei suoi 40 anni di attività, il Centro ha finora realizzato 9 congressi internazionali,

70 pubblicazioni e 800 seminari in Italia e in Europa, richiamando centinaia di accademici e studiosi di prestigio, anche stranieri».

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«Tra l’altro, San Giovanni in Fiore – rimarca la sindaca – ha una storia profondamente legata all’emigrazione, come provano i 6.241 iscritti all’Aire al gennaio 2020 e il coinvolgimento di operai locali nelle tragedie sul lavoro di Monongah (Usa, 6 dicembre 1907), Marcinelle (Belgio, 8 agosto 1956) e Mattmark (Svizzera, 30 agosto 1965). Inoltre, San Giovanni in Fiore, nel cui territorio ha sede il Parco nazionale della Sila, è tra i Comuni più abitati d’Europa sopra i 1000 metri e il quarantasettesimo, in Italia, per estensione territoriale, con il 61% ricadente nell’area dello stesso Parco. Tra Cosenza e Crotone, poi, il nostro è il Comune più popolato lungo la Statale 107, nonché meta di notevole interesse turistico e culturale». «Peraltro, abbiamo un patrimonio boschivo e naturalistico straordinario, per ampiezza e caratteristiche specifiche, con 5 monti sopra i 1.500 metri e due laghi artificiali, Arvo e Ampollino; tutti luoghi in cui si praticano sport invernali ed estivi. Infine, tra le nostre credenziali – conclude la sindaca Succurro – vanno

annoverati: l’artigianato locale, rinomato nell’ambito delle arti orafa e tessile, le produzioni agricole di qualità e i servizi presenti».

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