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Il 25 ottobre scorso, a Napoli, ha aperto al pubblico la mostra “Aniello Falcone, il Velásquez di Napoli”, curata da Pierluigi Leone de Castris e allestita nel Museo Diocesano. Stride con la crescente fortuna critica del Falcone (1607-1656) il fatto che alcune delle sue opere partenopee, superstiti in un edificio pubblico, siano sottratte da tempo alla visione collettiva. Sono gli affreschi con scene della vita di Mosè che ornano la volta di un salone di Villa Roomer (poi Villa Bisignano o Palazzo Bisignano Chiaromonte di Sanseverino), a Barra, commissionati all’artista nel 1647 da Gaspare Roomer, ricco banchiere e collezionista. Il Palazzo, di proprietà comunale e sede di un plesso scolastico, è censito nell’elenco delle “Ville Vesuviane del XVIII secolo”, quelle del celebre Miglio d’oro, e vincolato dal 1976 ma risulta parzialmente occupato da abusivi da circa vent’anni. Il medico e scrittore Achille Della Ragione lamentò pubblicamente la situazione già nel 2002, poi nel 2012 e di nuovo quest’anno; ad adiuvandum, un paio di settimane fa, l’arch. Marco Ferruzzi ha scritto al Ministero della Cultura, alle autorità comunali e alla Fondazione Ente Ville Vesuviane per chiedere informazioni aggiornate sullo stato delle opere d’arte. Ora anche i senatori Angrisani, Corrado, Granato e Lannutti hanno fatto lo stesso, interpellando direttamente Franceschini su come il Ministero della cultura assolva alle proprie responsabilità di vigilanza sulla conservazione del bene e come si rapporti, al riguardo, con il Comune. È stato chiesto al Ministro se possa: “dare informazioni certe e puntuali sia circa lo stato dei locali della villa di Barra occupati abusivamente, con particolare riguardo per il salone affrescato, sia sulle condizioni di conservazione delle pitture di Aniello Falcone ivi esistenti; quali azioni ispettive, e quando, la Soprintendenza ABAP abbia posto in essere e quali richieste abbia eventualmente formulato al Comune per concorrere alla corretta gestione del patrimonio storico-artistico rappresentato dalle ville vesuviane e dai beni culturali in esse contenuti; se possa riferire quale progetto la Proprietà abbia in cantiere per assicurare la conservazione, garantire la fruizione e valorizzare l’opera di Aniello Falcone con la collaborazione del MiC”.

 

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Margherita Corrado (Senato, Gruppo Misto – Commissione Cultura)

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