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Intervista con Roberto Cerrato, vicepresidente dell’Associazione Dilettantistica Scacchistica Partenopea. Ci parla della vittoria ottenuta dagli alfieri dell’Associazione, ossia la squadra “Chaturanga Parthenope” al campionato italiano a squadre per corrispondenza.

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Il mondo degli scacchi, anche per chi, in qualche modo, ne fa parte, è piuttosto complesso. Un torneo di scacchi è una competizione in cui si giocano partite di scacchi tra un certo numero di partecipanti allo scopo di determinare un vincitore. Il torneo può essere individuale o a squadre. Quello vinto dalla squadra italiana denominata “Chaturanga Parthenope” è un campionato italiano di scacchi per corrispondenza come quelli che vengono organizzati annualmente dall’ASIGC, Associazione Scacchistica Italiana Giocatori per Corrispondenza. Sono suddivisi in campionati di categoria (in base al punteggio Elo degli scacchisti), femminili e assoluti.

Abbiamo chiesto al vicepresidente dell’Associazione Dilettantistica Scacchistica Partenopea. Roberto Cerrato, anche in quanto componente della squadra vincitrice, di parlarci della Chaturanga Parthenope,” che ha matematicamente vinto il 14⁰ Campionato Italiano di Serie A. I Campioni d’Italia sono alfieri dell’Associazione scacchistica Partenopea: Costantino Delizia (campione europeo in carica), Luca Esposito, Roberto Cerrato, Fabio Saccone.

D): “Perché il nome?”

R): “Il Chaturanga è un antenato degli scacchi. Chaturanga è una parola sanscrita, composta dai due termini ‘chatur’ e ‘anga’, che significa ‘quattro parti, quattro elementi’.Queste quattro componenti si ritrovano nell’antico gioco indiano antenato degli scacchi, secondo fonti che risalgono al VII sec. d.C.”

D): “Vuole parlarci dei componenti la squadra?”

R): 1.a. scacchiera. SIM Costantino Delizia da Ischia (Napoli), docente di Algebra all’Università di Salerno. Campione europeo in carica individuale. Elo 2520. (Il suo hobby preferito consiste nel fare lunghe corse podistiche. N.d.a.);

2.a. scacchiera IM Luca Esposito (è un giocatore prevalentemente d’attacco. Ama schiacciare gli avversari con assalti all’arrocco. N.d.a), di Pozzuoli. Docente di Analisi all’Università di Salerno. Elo 2461;

3.a. scacchiera SIM Roberto Cerrato, Napoli, dirigente d’azienda. Elo 2463;

4.a. scacchiera IM Fabio Saccone, di Napoli, Elo 2402.

  1. D) “Quando si è svolta la premiazione?”

R): “Il 21 novembre ad Altamura (Puglia).”

D): “Vuole spiegarci come funziona questo tipo di torneo? Si svolge davvero per mezzo della posta con cartoline? Oppure via telematica, o con scambio di e mail o, infine, mediante apposite piattaforme server? ”

R): “In questo caso è stato giocato su di una piattaforma, con il sistema di “gioco webserver””

D): “Come funziona il gioco?”

R): Il tempo di riflessione è quello standard: 50 giorni/10 mosse, con duplicazione dopo 20 giorni. Sono previsti periodi definiti di “ferie”, di 45 giorni.”

D): E le squadre, come operano?”

R): “ Ci sono tredici squadre, con dodici partite per squadra.”

D): “È difficile? Si può sbagliare?”

R): “Anche se i giocatori hanno in corso diverse partite contemporaneamente, è più difficile ci siano delle sviste,perché c’è un largo margine di riflessione.”

D): Avete perso delle partite?”

R): “No: nessuna partita persa”.

D): “La domanda viene spontanea: lei come è stato avviato al gioco degli scacchi?”

R): Nel 1971 uno zio mi regalò una scacchiera. Però non escludo la predisposizione.”

Ringraziamo lo scacchista Roberto Cerrato per la cortesia di averci fornito le informazioni e ricordiamo che la19esima Olimpiade degli Scacchi per Corrispondenza è stata vinta dalla Bulgaria, giocata proprio con formula “postale”, ossia con delle cartoline inviate tramite posta ordinaria.

In realtà, ancora oggi gli scacchi per corrispondenza appassionano un numero molto ampio di giocatori. In passato esistevano delle vere e proprie cartoline prestampate sulle quali vi erano appositi spazi che disegnavano una scacchiera, all’interno della quale era possibile scrivere la mossa da spedire al proprio avversario. Nel gioco per corrispondenza, i titoli (assegnati dall’International Correspondence Chess Federation) sono quelli di grande maestro per corrispondenza, Senior Internazional Master e di maestro internazionale. I titoli sono registrati e riconosciuti presso la FIDE . L’Associazione scacchistica Partenopea, con sede al Vomero in via Rossini è una delle poche realtà operanti all’ombra del Vesuvio, grazie all’attività del suo direttivo: Vicepresidente, Roberto Cerrato (che svolge le funzioni di Direttore Tecnico e responsabile delle squadre); Segretario, Andrea Pannitti; Tesoriere, Lucio Gatto; Consigliere, Aldo Vannini. Ricordiamo anche i collaboratori del consiglio direttivo: Webmaster, Salvatore Borrelli; Aiuto Webmaster, Antonio Altieri; Responsabili Enti esterni, Dario Pellegrini e Sabrina Simeoli; Responsabile biblioteca, Dario Schiappoli; Consulente Fiscale, Sergio Chiummo; Direttore della scuola di 3° livello, Francesco Roviello; Addetto stampa del Circolo; Bianca Fasano. Energica l’attività del presidente Francesco Roviello, che organizza ininterrottamente corsi di scacchi per esordienti, in presenza ed on-line e tornei ogni settimana, in particolare la domenica, quando si svolge una gara active chess (15 minuti di tempo per concludere la partita).

Giocare a scacchi accresce la mente.

Bianca Fasano.

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