Advertisement

STUDIO STUDIO STUDIO

 

Advertisement

presenta

 

Vainglory

 

Un’installazione multimediale di Max Magaldi che inaugura theVices
un ciclo di interventi dedicato ai sette vizi capitali digitali

 

Teatro Petrella di Longiano (FC)

Longiano, 7 dicembre 2021. L’artista Max Magaldi, con l’installazione multimediale Vainglory, una produzione STUDIO STUDIO STUDIO presentata il 4 e il 5 dicembre al Teatro Petrella di Longiano (Forlì-Cesena), ha dato l’avvio a un percorso di indagine sui sette vizi capitali digitali dal titolo theVices. Superbia, avarizia, lussuria, invidia, gola, ira, accidia, i vizi vengono messi in relazione con la contemporaneità, in una mise en scène che porta all’estremo quell’insopprimibile e ossessiva necessità di esprimersi che è diventato uno dei tratti distintivi del nostro tempo.

 

Vainglory è un’operazione che provoca lo spettatore puntando a generare una riflessione sull’abuso di device tecnologici e dei social network che caratterizza le nostre vite.
Negli spazi del teatro all’italiana di Longiano, sovvertiti dall’intervento dell’artista, il pubblico viene invitato a salire sul palco e a osservare, in un ribaltamento della prospettiva tradizionale, platea e balconate invase da 150 dispositivi al posto degli spettatori.

Ogni device diffonde un contenuto audiovisivo diverso estrapolato dai social; Magaldi utilizza i contenuti generati dai dispositivi per modellare una scultura sonora e visiva che il pubblico può attraversare scendendo in platea. Le immagini e suoni scelti dall’artista indagano la faccia oscura e illuminata della tecnologia, attingendo a un immaginario dalle sfumature ironiche, tra il surreale e l’iperreale, e ad espressioni vicine all’universo dei meme.

Come un’orchestra, Vainglory esegue frammenti di una pièce contemporanea sempre in bilico tra creatività diffusa e il brusio di fondo delle nostre vite, rappresentando il processo di democratizzazione dell’arte e di trasformazione del pubblico da elemento passivo a creatore compulsivo di contenuti.

 

L’assonanza tra il titolo theVices e queste vere e proprie protesi che ormai sono i device che popolano la nostra quotidianità, suggerisce chiaramente il monito dell’artista, denuncia una condizione sociale che riguarda ognuno di noi: la costante necessità di creare contenuti nuovi, originali, accattivanti, per conquistare pochi secondi di una celebrità sempre più inconsistente.
Il rovesciamento proposto da Magaldi con Vainglory rende evidente il moto di superbia, il vanto mal riposto di questo egocentrismo esibito che genera un rumore che soffoca anche la creatività, restando però lontano dal palcoscenico.

 

Vainglory è un progetto in partnership con Chimpy, PC4Change e SHIFT, realtà che da anni si impegnano nella riduzione dell’impatto ambientale nell’industria elettronica e che rappresentano le diverse buone pratiche che si dovrebbero adottare a tal fine. Una scelta non casuale, che va dunque a completare il senso del lavoro di Magaldi, ponendo l’accento anche sulla sempre più pressante necessità di considerare la sostenibilità ambientale nella diffusione dei device. L’installazione vuole infatti promuovere anche l’uso responsabile dei dispositivi elettronici, sensibilizzare al riuso e riciclo dei materiali, e implementare un sistema economico circolare, che aumenti la durata dei prodotti e la minimizzazione degli sprechi e del conseguente impatto sull’ambiente.

 

Vainglory fa parte di Vanagloria, il palinsesto firmato da Cronopios che, dal 4 al 12 dicembre 2021, ospita al Teatro Petrella di Longiano spettacoli come Antenati di Marco Paolini, la conferenza scenica Social Warning di Luca De Rosa e Green Storytellers – Come ti salvo il pianeta di Mara Moschini e Marco Cortesi, che approfondiscono i temi affrontati da Magaldi in questo lavoro.

Vainglory / Max Magaldi – YouTube

Informazione equidistante ed imparziale, che offre voce a tutte le fonti di informazione

Advertisement
Articolo precedenteColite Ulcerosa, pronte le nuove linee guida IG-IBD per il prossimo triennio. Nuovo impegno e rilancio della campagna per la sensibilizzazione delle MICI nella donna
Articolo successivoPANDEMIA. LA SCIENZA SANITARIA PARLA D’ALTRO A IOSA, MA NON VEDE O NON CAPISCE  CHE…

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui