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SUICIDIO ASSISTITO, OGGI IL VOTO

  1. CAPPATO E M. MAINARDI (ASS.LUCA COSCIONI) “IL TESTO PD E M5S E’ UN PASSO INDIETRO RISPETTO ALLA CORTE COSTITUZIONALE”

 

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INTANTO SUL REFERENDUM EUTANASIA LA CASSAZIONE HA CONFERMATO LA VALIDITA’ DELLE FIRME DEPOSITATE.

  1. GALLO “PASSO VERSO LA LEGALIZZAZIONE”

 

 

La Corte di Cassazione ha comunicato al Comitato promotore referendum eutanasia legale – Presieduto dal Segretario dell’Associazione Luca Coscioni, Filomena Gallo – la validità delle firme sul referendum per l’abrogazione parziale dell’articolo 579 del codice penale sull’ “omicidio del consenziente”. Domani il Comitato presenterà le proprie osservazioni sul titolo del referendum. Il prossimo passaggio sarà quello del giudizio di ammissibilità in Corte costituzionale.

 

“E’ un altro passo verso la legalizzazione dell’eutanasia in Italia – ha dichiarato Filomena Gallo– lungo un percorso aperto dal coraggio di persone che si sono battute pubblicamente per vedere riconosciuto il diritto a non dover subire contro la propria volontà una condizione di sofferenza insopportabile. Il Parlamento, con il testo in votazione oggi in Commissione, ha scelto di eludere le questioni poste dal referendum e di limitarsi a tradurre in legge (in peggio) la sentenza della Corte costituzionale sul processo Cappato/Antoniani, sentenza che ha già valore di legge”.

 

Si voterà infatti oggi nelle Commissioni congiunte Giustizia e Affari sociali della Camera dei Deputati il testo base a prima firma Bazoli (PD) e Provenza (M5S) per il recepimento della sentenza della Corte costituzionale 242/2019.

 

Secondo Marco Cappato, Tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni e promotore della campagna Eutanasia legale e Matteo Mainardi coordinatore della campagna Eutanasia Legale “Il testo in votazione rappresenterebbe, se approvato, un frettoloso passo indietro rispetto alla stessa sentenza della Corte costituzionale. Dopo tre anni di attesa, i Parlamentari stanno dedicando poche ore per approvare norme che restringono l’applicazione della legge già in vigore grazie alla sentenza della Consulta, perché introducono l’obiezione di coscienza ed escludono la sofferenza di natura solo psichica. Il disegno di legge è un’occasione mancata perché non prevede termini certi per evitare boicottaggi istituzionali come quello in atto contro “Mario” nelle Marche e perché conferma la discriminazione dei pazienti che non sono “tenuti in vita da trattamenti di sostegno vitale”, come ad esempio i malati di cancro, che sono i casi più frequenti di richiesta di aiuto a morire.”.

 

APPROFONDIMENTI

 

Cosa prevede la legge sul suicidio assistito in discussione? https://www.associazionelucacoscioni.it/notizie/comunicati/cosa-prevede-la-legge-sul-suicidio-assistito-in-discussione

 

Suicidio assistitio: i problemi della legge in discussione https://www.associazionelucacoscioni.it/notizie/blog/suicidio-assistito-i-problemi-della-legge-in-discussione

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