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Domenica 12 Dicembre Flash Mob a Roma:
Sea shepherd Italia manifesta contro il commercio di pinna di squalo
Questa domenica Sea Shepherd Italia manifesterà a Roma per invitare le persone a partecipare al movimento: “Stop Finning – Stop the Trade”. Ma non saranno i soli: in più Capitali Europee si terranno iniziative per chiedere la fine immediata nell’Unione Europea dell’importazione, esportazione e transito delle pinne di squalo.
Il problema è enorme e molto più locale di quanto siamo portati a credere: ogni anno milioni di squali muoiono per mano dell’uomo, spesso a causa delle loro pinne, utilizzate nella cucina orientale ma pescate nei nostri mari. Infatti tra le prime 20 Nazioni a livello mondiale nella pesca degli squali troviamo tre Stati dell’Unione Europea. Dal 13 dicembre 2021 in poi rimarranno 50 giorni esatti per raccogliere i rimanenti 600.000 voti necessari all’iniziativa per avere successo. In caso di esito positivo sarà avviato un procedimento politico, al termine del quale la Commissione Europea dovrà esprimersi circa la modifica della legislazione esistente.
La fine del commercio di pinne di squalo è una necessità urgente: troppi ecosistemi marini sono dipendenti da una popolazione stabile di squali. Per questo più di 400.000 cittadini hanno già aderito all’iniziativa STOP FINNING – STOP THE TRADE. A 50 giorni dalla fine della raccolta dei voti, l’iniziativa dei cittadini europei manifesterà in molte grandi città europee (Berlino, Parigi, Roma, Lisbona, Barcellona, Dublino, Atene) per richiamare l’attenzione sul ruolo dell’Unione Europea nel commercio di pinne di squalo.
L’iniziativa STOP FINNING – STOP THE TRADE (www.stop-finning-eu.org) chiede di vietare l’importazione, l’esportazione ed il transito di pinne di squalo nell’Unione Europea. Per modificare in tal senso la legge attraverso il Parlamento europeo, si stanno raccogliendo voti in tutta Europa. L’iniziativa è rappresentata da Nils Kluger (Stop Finning Germany) e Alex Cornelissen (Sea Shepherd Global) ed è sostenuta da più di 90 organizzazioni di protezione dell’ambiente e degli animali. Maggiori informazioni: www.stop-finning-eu.org
Per l’accompagnamento della stampa in loco o gli appuntamenti per le interviste, si prega di contattare
info@stop-finning-eu.org
Informazioni aggiuntive
Nell’Unione Europea, il modo più cruento per ottenere le pinne di squalo – il cosiddetto finning – è ufficialmente vietato. Nel finning, le pinne vengono tagliate a bordo del peschereccio e lo squalo viene rigettato in mare, dove morirà per asfissia o dissanguato. Questa pratica viene applicata per massimizzare il profitto, portando a terra solo le redditizie pinne. Dal 2013 è in vigore una Direttiva Europea, secondo la quale gli squali pescati devono essere portati a terra interi. Tuttavia, il successo auspicato con l’introduzione della Legge non si è concretizzato: le catture sono inizialmente diminuite, per aumentare di nuovo negli anni successivi. Come se non bastasse, non di rado e per lo più per caso, vengono scoperte anche pinne di specie protette provenienti dalla pesca in Europa. Una volta che le pinne sono sul mercato, risulta impossibile risalire ai responsabili di eventuali violazioni.

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