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Gennaio 2022. Girone di carnevale… – Mi trovo ancora in Emilia, dove siamo entrati in zona “gialla”. Niente colazione nemmeno all’aperto, solo d’asporto. Senza green pass rinforzato non si può andare alla posta né in banca ed in un sacco di altri luoghi. Nel frattempo i contagiati aumentano, ma sono quasi tutti vaccinati con la tripletta. I sierati ormai hanno raggiunto la soglia del 90% della popolazione e sono loro che si ammalano. Sarà colpa delle varianti, sarà l’inutilità dei vaccini, sarà che Dieu le vult?…

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Durante il paganesimo vigeva un calendario lunghissimo di celebrazioni
collegate alle stagioni, molte di queste passarono al cristianesimo…

Sol Invictus.  Il culto del Sole-Sol Invictus Mithras, il quale, unito
sempre a quello dell’Imperatore, divenne per un certo tempo una sorta
di “religione di stato”. Questa celebrazione aveva ormai preso una
piega dissoluta e perso qualsiasi legame con l’antica sacralità del
Mistero, ormai feste ed orge sfrenate facevano da padrone. La
commemorazione, con le sue depravate baldorie e gozzoviglie, era
troppo radicata nel costume popolare per essere abolita dall’influenza
del Cristianesimo. La Chiesa, invece di contrapporsi fermamente al
vortice involutivo in cui il paganesimo sprofondava, cominciò a far
compromessi con esso.

Vedi ad esempio i Saturnali (gennaio) e  Lupercali (febbraio),  che
continuarono in forma di “carnevale”. Nei  Saturnalia i romani
celebravano l’anniversario della costruzione del Tempio dedicato al
dio Saturno, e si riversavano nelle strade cantando ed osannando il
padre degli Dei. Durante quei festeggiamenti veniva praticato il
capovolgimento dei rapporti gerarchici e delle norme costituite della
società, sicché i plebei potevano confondersi con i nobili e viceversa
grazie ad un travestimento.  Durante i  Lupercali, Servio informa che
“februm” era un tratto di pelle lupesca, salata da usare  nelle
cerimonie februanti,  si celebrava il dio dell’impulso primaverile,
Lupercus, e i luperci erano giovani coribanteschi che animavano,
flagellandole, le donne, con fruste di pelle lupesca, i “febri”.

Pesino il  Pesce d’aprile, cangiato in  Risus Paschalis,   è una
tradizione nordica nella quale  (per tutto il medioevo) si compivano
atti impudici (in corrispondenza del periodo pasquale)  legati a più
antichi riti “bacchici” che sancivano l’inizio della primavera e del
risveglio della natura. Infatti anche il “pesce” è un antichissimo
simbolo fallico…

Ma tutto ciò avveniva all’inizio del cristianesimo, poi pian piano la
trasgressione si trasformò  in  persecuzione e violenza. …i riti
divennero  “sadomaso”  nella tradizione cristiana
“posteriore” (con la raggiunta supremazia)… Iniziano con l’uccisione
di  centinaia di migliaia di pagani,  poi con la caccia alle streghe,
i roghi, i tribunali inquisitori, le conversioni forzate nelle
Americhe, la pedofilia, l’oppressione dei miseri, etc. etc.

Se durante il periodo pagano il cristianesimo, lo zoroastrismo, il
mitraismo, etc. poterono coesistere,  con  il consolidamento del
potere cristiano vince l’assolutismo, la “paura” e la morte (come
d’altronde avviene con l’affermazione della religione sorella:
l’islam).

Il simbolo chiaro  della celebrazione escatologica cristiana  si
manifesta  nella notte di San Lorenzo. Nella mitologia cristiana
questa data è legata al martirio del santo. La leggenda narra che le
stelle cadenti siano le lacrime del martire versate durante il
supplizio (dicono che morì abbrustolito su una graticola), che vagano
in eterno nei cieli, e scendono sulla terra, soltanto nel giorno in
cui Lorenzo morì.  I cristiani si inventarono la figura di San Lorenzo
traendola dalla Divinità etrusca Acca Larentia, un tempo: Madre Terra,
poi  Sacra Prostituta (che si prostra ), protettrice di plebei e della
fertilità dei campi, era assimilata a Fauno e Lupesco. Da Larentia a
Lorenzo il passo è brevissimo. E le famose “lacrime” in realtà erano
le gocce di sperma di Dioniso che fecondava la terra.

Potremmo continuare a lungo nella descrizione delle appropriazioni e
deturpazioni della sacralità pagana perpetrate dai cristiani, ed in
effetti quasi tutti i santi cristiani hanno un ‘origine pagana,  ma
lasciamo perdere…

Il fatto è che  per avere un dominio totale sulla gente è stato
semplicemente sovrapposto e sostituito l’avvenimento pagano con quello
cattogiudaico… persino i paramenti, gli arredi e le modalità di una
normale messa sono identici a quelli di un qualunque rito di primo
livello pagano…  E come si può  credere  ancora che gli evangeli
siano qualcosa di più che manuali del giovine chierico scritti ad usum
delphini?  Balle… programmate a tavolino…. da San Paolo in giù…
Anche ammesso che i Vangeli, nascano da una cronaca di fatti, tale
cronaca è stata rimaneggiata, mal tradotta, stravolta dalla chiesa per
un uso finalizzato a quanto serviva ai preti per dominare…

Noi esseri umani siamo in una catena evolutiva e non dovremmo
giustificare alcun errore del passato, se non per comprendere che è
passato e che va trasceso e superato. Se però una religione si ammanta
del ruolo di “unica e vera”  mentre  continua con gli errori del
passato allora la censura dovrebbe essere  più severa… Ovviamente
ciò vale per tutte le religioni così dette “monoteiste” (giudaismo,
cristianesimo ed islam). Per altre religioni, persino più antiche ed
“aliene” alla nostra cultura certi problemi non si pongono, vedi la
profonda etica  del buddismo e del jainismo e del taoismo, che vantano
un’antichità di migliaia di anni ed avrebbero molto da insegnare a
giudei,  cristiani e musulmani in quanto a “tolleranza”…  e
sacralità.

Paolo D’Arpini

 

Fonte: http://riciclaggiodellamemoria.blogspot.com/2015/11/dal-gaudemus-igitur-la-vita-e-una-valle.html

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