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Mi trovo costretta a intervenire sulla questione della mancata chiusura delle scuole nella nostra città perché la situazione è completamente precipitata e potrebbe peggiorare ulteriormente se non ci sarà lo stop delle lezioni.

Proprio in queste ore ho sentito l’Asp di Cosenza e mi è stato confermato che a Corigliano-Rossano i contagi tra la popolazione sono numerosissimi e la situazione è fuori controllo perché è saltato il tracciamento. Innanzitutto, cosa molto grave, l’Amministrazione comunale guidata dal Sindaco Flavio Stasi è una delle pochissime che non aggiorna quotidianamente la cittadinanza sul numero dei contagi. Inoltre, altrettanto grave, è il fatto che sia saltato completamente il tracciamento poiché, essendo l’Asp di Corigliano-Rossano in grave affanno, vi è un ritardo con le chiamate di quei soggetti che sono risultati positivi a seguito di tampone antigenico effettuato nei laboratori e nelle farmacie in quanto le strutture che processano i tamponi sono congestionate. A questo si aggiunge sia il gravissimo stato in cui versano i nostri nosocomi che sono al collasso, sia il fatto che il virus si sta diffondendo velocemente anche tra i giovani. Per quanto esposto in premessa le scuole dovevano essere chiuse ancora per qualche settimana affinché la situazione decantasse in modo da riprendere il tracciamento dei contagi e consentire alle nostre strutture sanitarie, dopo l’affanno di questi giorni, di tornare alla piena funzionalità e consentire al numero dei contagi di rientrare al di sotto della soglia critica.

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Diversamente, purtroppo, il Sindaco Flavio Stasi ha preferito prendere delle decisioni politiche scrivendo al Presidente della Regione Occhiuto e consultandosi con gli altri colleghi delle maggiori città calabresi per decidere il da farsi in questa difficile e seria situazione. Una scelta, quella di non chiudere le scuole, però, che mette a repentaglio tutte le famiglie del Comune di Corigliano-Rossano e in particolare quelle con persone fragili all’interno del nucleo familiare.

Un tavolo bisognava sì farlo ma non doveva essere politico, bensì tecnico convocando l’Asp, gli esperti, i responsabili delle strutture sanitarie, i referenti delle scuole e capire il da farsi. In quella sede, esattamente così come hanno fatto i suoi tanti colleghi che hanno preso la decisione di chiudere le scuole, il sindaco avrebbe preso coscienza dello stato reale in cui versano ospedali e laboratori (al collasso) e, invocando il principio di precauzione, così come previsto dalla legge, avrebbe potuto anche chiudere le scuole.

Ribadisco che l’Asp mi ha confermato che le strutture sanitarie sono già in forte affanno, i contagi sono numerosissimi e la situazione è fuori controllo. Immaginiamo cosa potrà succedere se si darà modo al virus di proliferare ulteriormente. Ora è tempo di agire e prendersi le proprie responsabilità visto che proprio il Sindaco, come Istituzione, rappresenta la maggiore autorità sanitaria di un comune ed è responsabile della salute dei propri cittadini.

Su questa via, se non si chiudono le scuole, si rischia una concentrazione e un aumento esponenziale dei contagi con gravi e irrimediabili conseguenze per la salute di tutta la popolazione. Se questo dovesse avvenire il Sindaco dovrà assumersi le proprie responsabilità difronte alla cittadinanza. Prima di una coscienza politica bisogna avere una coscienza etica e morale per prendere decisioni che riguardano la salute dei cittadini.

 

Corigliano-Rossano, 10 Gennaio 2022

 

Rosa Silvana Abate

Senato della Repubblica

Gruppo Misto

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