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Indignazione da parte del movimento dell’Italia dei Diritti dopo la proposta dei consiglieri del Pd del comune di Roma di aumentarsi lo stipendio motivandolo con le troppe responsabilità. Carlo Spinelli chiede ai consiglieri di ritirare la proposta e di pensare prima ai veri problemi che attanagliano la Capitale.
Roma 12 gennaio 2022: Probabilmente entro fine gennaio il consiglio comunale di Roma discuterà la bozza della delibera proposta da 4 consiglieri Pd sull’aumento dell’indennità corrisposta agli ” onorevoli ” consiglieri eletti nel comune di Roma. La somma che percepiranno se la proposta presentata dal Pd avrà il consenso dell’assise consiliare, ma su questo abbiamo pochi dubbi, passerà dagli attuali 1500 euro netti mensili a circa 3500 euro netti mensili. Carlo Spinelli Segretario Provinciale Romano dell’Italia dei Diritti che in seno al movimento ricopre anche la carica di responsabile per la Politica Interna si dice indignato e commenta così: ” Innanzi tutto mi preme dire che la possibilità di aumentare le indennità per i consiglieri comunali era stata presa in considerazione già dal Parlamento nell’ambito della discussione sul rialzo degli stipendi per i sindaci e gli  assessori delle amministrazioni locali, ma era stata bocciata. Quattro consiglieri Pd del comune di Roma hanno quindi pensato bene di portare la proposta nel consiglio comunale del comune capitolino e sembra che la cosa sia vista di buon occhio anche dal Sindaco romano Roberto Gualtieri.  Anche il Senatore Bruno Astorre segretario del Pd del Lazio sembrerebbe favorevole tant’è che viene accreditata allo stesso una dichiarazione dove Astorre riterrebbe incomprensibile la  bocciatura del parlamento circa l’aumento delle indennità per i consiglieri comunali. Tanto per fare i conti in tasca a chi amministra la Capitale – prosegue Spinelli – dopo l’aumento degli stipendi degli amministratori locali voluto dal governo italiano, il Primo Cittadino di Roma passerebbe dagli attuali 5.700 euro mensili a oltre 11.000 euro mensili, il suo vice andrebbe a guadagnare 7.300 euro mentre gli assessori ed il Presidente del consiglio comunale percepirebbero circa 6.300 euro mensili e i consiglieri andrebbero invece a prendere circa un terzo dello stipendio riservato al Sindaco ( fonte Money.it ). La discussione sull’argomento stipendi dovrebbe avvenire entro la fine del mese di gennaio e se così fosse, sarebbe un ulteriore insulto a Roma e ai cittadini romani, infatti sarebbe forse meglio che in consiglio si occupassero delle urgenze e della risoluzione dei problemi veri che attanagliano la Capitale; evidentemente – va avanti ancora Carlo Spinelli – per la nuova amministrazione capitolina non c’è nulla di più urgente che aumentare gli stipendi dei consiglieri. Perchè tanta fretta? E soprattutto perchè in un momento di crisi come quello che stiamo vivendo causa la pandemia aumentarsi gli stipendi cosa che andrebbe inevitabilmente a gravare sulle tasche dei contribuenti? Sembrerebbe, come riporta Money.it, che un consigliere che è voluto restare nell’anonimato, abbia giustificato l’aumento dello stipendio asserendo che l’indennità attuale è più bassa dello stipendio minimo di un operaio comunale e questo non sarebbe giusto visto che, ad esempio, votare un bilancio di 5 miliardi di euro come succede ai consiglieri del comune di Roma è una grande responsabilità. Nessuno vi obbliga a prendervi questa responsabilità – continua Spinelli – se certe responsabilità non le volete basta che non vi candidate come consiglieri comunali e ve lo dice uno che ricopre una carica elettiva e che che si prende le vostre stesse responsabilità rinunciando al gettone che spetta ai consiglieri comunali; il consenso popolare arriva nella speranza di avere un’amministrazione che faccia il bene della città, che contribuisca alla risoluzione dei problemi e migliori la qualità della vita e non per farsi mettere le mani in tasca. Noi dell’ IDD siamo indignati dalla proposta avanzata dai quattro consiglieri Pd del comune di Roma e chiediamo loro di fare un passo indietro e se proprio in futuro volessero ritoccarsi lo stipendio ( ma non raddoppiarselo ) – conclude Spinelli – dimostrino prima di saper lavorare, di fare il bene di Roma e dei cittadini e di giustificare l’aumento di stipendio con il merito di aver reso Roma degna capitale del nostro Paese. Come direbbero i romani di una volta Novum Administrationum, Vetus Vitia “.

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