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Stati Uniti – entrata in vigore del nuovo marchio per identificare i prodotti geneticamente modificati

Dal 1 gennaio è entrato in vigore il National Mandatory Bioengineered (BE) Food Disclosure Standard (NBFDS), publicato sul Federal Register al seguente link

A seguito della pubblicazione il Dipartimento dell’Agricoltura statunitense (USDA) ha imposto ai produttori, importatori e rivenditori di alimenti di evidenziare nell’etichettatura la presenza di ingredienti geneticamente modificati con un univoco marchio ”Bioengineered”.

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Le aziende le cui vendite annuali sono complessivamente inferiori a $2,5 milioni e in generale i prodotti contenenti meno del 5 percento di ingredienti geneticamente modificati sono esentati da tale mandato.

Le misure in questione fanno parte delle nuove regole dell’USDA su colture e ingredienti modificati controversi, e forniscono uno standard nazionale uniforme per l’etichettatura degli alimenti bioingegnerizzati, eliminando le normative statali gia’ in vigore.  Sulla base della definizione dell’USDA saranno le singole aziende a determinare i prodotti che richiedono il nuovo marchio nell’etichetta.

I prodotti realizzati con nuove tecniche come l’editing genetico, la biologia sintetica e le tecniche CRISPR (tecnologia che puo’ essere utilizzata per modificare piccole porzioni di geni all’interno delle cellule) sono al momento esclusi dal regolamento in oggetto.

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