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Donatella Rettore e Ditonellapiaga a Sanremo con “Chimica”

 

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Milano. «I giovani hanno perso anni della loro giovinezza per questa pandemia e non so se cantando questo pezzo potrebbero riaverli. No-vax, siate comprensivi perché non possiamo essere chiusi nei bunker quando fate manifestazioni in piazza».

Lo ha ribadito Donatella Rettore alla presentazione della canzone “Chimica” in gara al prossimo festival di Sanremo in coppia con Ditonellapiaga, all’anagrafe Margherita Carducci.

«Sarà una botta di energia – ha osservato la cantautrice Ditonellapiaga – Il brano è nato la scorsa estate con un panorama straordinario: attingere ad un’artista come Donatella, provocante e provocatoria, è stato bello farlo con sonorità più vintage rispetto alla mia identità musicale di oggi».

«Aspettatevi una botta di allegria – ha ammesso la Rettore – Siamo le più spudorate del festival e avremo una orchestra che suonerà tutta, anche rock e ritmica e non solamente lirica: il mio applauso va al coro che è decimato dal covid».

“Chimica” è sicuramente la canzone perfetta per questa inedita coppia al femminile, il brano è stato scritto da Ditonellapiaga e Rettore, le musiche sono state composte dalla stessa Ditonellapiaga, Benjamin Ventura, Alessandro Casagni, Valerio Smordoni e Edoardo Castroni.

«Inizialmente non pensavo fosse possibile cantarla con Rettore – ha chiosato la Carducci – Poi il mio team ha dato fondo a tutto il sound che si potrà ascoltare dal palco dell’Ariston».

La Rettore ha abbracciato subito questo progetto, una vera hit che richiama le atmosfere della discomusic come appare chiaro dalla copertina ispirata a certe sonorità anni settanta; un pezzo scatenato e irriverente che rivela la profonda sintonia nata fra due artiste di generazioni diverse e che ha tutte le carte in regola per far ballare il pubblico della kermesse.

«Nella canzone c’è riferimento alle suore – ha confessato Donatella – Ho fatto le elementari e le medie dalle suore, a suon di calci in culo e di ceffoni ma ho anche imparato il galateo, apparecchiare la tavola; una suora, suor Esterina, non so se vive ancora: la curia non me l’ha fatta mai incontrare un po’ di anni fa».

Questa inedita coppia è nata di recente.

«Lei ha scelto me – ha rivelato Rettore – Mi sono informata su di lei e ho trovato pochissimo su Google ma mi hanno detto che è fortissima, preparata e matura: penso di Margherita tutto il bene possibile, come una compagna e come se fosse mia figlia, gli chiedo consigli e gliene dò anche. Margherita non la considero una esordiente: è laureata al Dams e continua a studiare, mentre io sono il contrario, lei ha il termometro di quello che accade».

«Rettore è stata apripista per quanto riguarda la trasgressione – ha accennato Margherita – É una persona molto amorevole e ha una grande forza d’amore dentro».

La Rettore è attesa a un nuovo progetto discografico e ad esibirsi dal vivo.

«Dopo Sanremo è auspicabile continuare a lavorare – ha sottolineato l’artista – In tarda primavera arriverà il mio nuovo album: Enrico Ruggeri ha scritto una canzone per me. Dopo due anni ho voglia di incontrare gente che applaude: ci manca la vita ed è come se ci avessero tolto ossigeno».

Camouflageè invece il nuovo disco di Ditonellapiaga uscito in digitale lo scorso 14 gennaio mentre il 4 febbraio sarà in versione cd e in vinile edizione numerata colorata.

«Sogno in futuro di poter suonare tantissimo, già dalla prossima estate – ha apostrofato Margherita – Il mio nuovo disco “Camouflage” è un nascondere per svelare, camuffarsi in molteplici personaggi per raccontarsi, a sé stessi e al mondo. Alla base di tutto è essere felici: i diritti civili devono essere imprescindibili».

Rettore è così, grintosa e non fuori dal tempo.

«La politica è burocratica e lenta – ha riflettuto – Dovrebbe dimezzare i tempi, deve correre e non deve stare a guardare: non è certo come me, libera dentro e forse per questo dò fastidio e a Sanremo voglio stare comoda, anche nel vestirmi. Anche Lucio Dalla era una persona libera che amava il mare e spero che sia sempre su una barca, in un mare di musica».

Durante la serata delle ‘cover’, l’inedito duo presenterà una canzone di cui ancora non si sa nulla.

«Possiamo solo dire che è molto irriverente, come Rettore, ma allo stesso tempo molto positiva – ha precisato Ditonellapiaga – Prima di arrivare a questa ‘cover’ ne abbiamo scartate alcune, come “Per colpa di chi” di Zucchero e “Musica ribelle” di Eugenio Finardi», ha aggiunto Rettore.

La forza di questo inedito duo è l’aspetto femminile.

«Siamo in difficoltà da oltre quarant’anni – ha affermato Rettore – Noi donne non possiamo ancora dire certe cose ma sperare che il muro di gomma possiamo buttarlo giù: è stato un gioco di parole».

«Io sono invece fortunata perché la mia generazione è più paritaria – ha concluso Ditonellapiaga – Oggi non si pensa più ad essere donna cantautrice ma solo cantautrice, per fortuna».

Di Rettore non si possono dimenticare hit come “Splendido splendente”, “Lamette”, “Donatella”, “Brivido divino” e “Kobra”, ma ora la musica è in cambiamento.

Franco Gigante

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