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Le agenzie di stampa hanno rilanciato la notizia secondo la quale  “In risposta a una domanda sulla recente visita dell’inviato personale per il Sahara marocchino, Staffan de Mistura nella regione, durante la sua conferenza stampa all’inizio di quest’anno con i media accreditati dalle Nazioni Unite, Guterres ha risposto che “il signor de Mistura ha fatto il suo prima visita nella regione. Spero che il processo politico riprenda”.

Il Sig. Guterres ha aggiunto che “il mio messaggio alle parti è che un problema che dura da così tanti decenni in una regione del mondo dove stiamo assistendo a problemi di sicurezza estremamente gravi, dove vediamo il terrorismo in aumento nel Sahel e più vicino alla costa, è interesse di tutti risolvere una volta per tutte questo problema del Sahara”, insistendo “che è tempo che le parti comprendano la necessità di un dialogo alla ricerca di una soluzione e non solo di mantenere un processo senza fine “.

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Questa affermazione è in contrasto con quanto riportato dall’AFP sulle parti di questa controversia regionale. Inoltre, arriva il giorno dopo la visita regionale dell’Inviato personale del SG dell’ONU in Marocco, Algeria e Mauritania. Costituisce un’amara battuta d’arresto per le posizioni dell’Algeria e del suo burattino, il “polisario”, e smantella le loro invenzioni e bugie sulla realtà della situazione nel Sahara marocchino, e questo sotto più di un aspetto”

E ‘ interessante notare che Il Sig. Guterres non ha mai fatto riferimento a una cosiddetta escalation militare nelle province meridionali del Regno. Tuttavia, nella sua dichiarazione, Guterres è tornato a lungo sulle minacce terroristiche che devono affrontare le regioni del Nord Africa e del Sahel. Va ricordato che i rapporti internazionali hanno confermato i comprovati legami del gruppo armato separatista, il “polisario”, con i gruppi terroristici nel Sahel.”

Negare che il Marocco non abbia fatto tutto per la stabilizzazione dell’area vuole dire non tenere conto dei reali sforzi di stabilizzazione della regione.

I rappresentanti del Polisario dovrebbero sinceramente ascoltare le popolazioni dei campi di Tinduf , vedere in modo lungimirante se questa situazione riflette veramente i loro interessi trovare una soluzione che nei fatti già esiste .

L’autonomia avanzata del Regno del Marocco è una garanzia per evolversi, ovvero per passare dalla cultura della guerra fredda e della divisione a quella dell’unità. Anche l’Italia alla fine del secondo conflitto mondiale ha dovuto fare i conti con forme di separatismo spesso anche violente e che sono scaturite in attentati . Ma lo Stato offrendo e garantendo l’autonomia locale è riuscito a vincere ed a mantenere intatto il valore dell’unità della Nazione.

Sarebbe il caso che l’Italia che, non ha un passato coloniale nella regione , si faccia mediatrice e ospiti degli incontri tra Algeria e Marocco magari anche coinvolgendo quella rete di “diplomazia parallela rappresentata dalla comunità di Sant’Egidio che in passato ha dimostrato di funzionare tante volte

Marco Baratto

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