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Difendiamo la dignità culturale e civile della nostra città

 

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Ancora una volta in un’assise istituzionale, il Consiglio Comunale, il Sindaco Papasso approfittando delle telecamere di TLC, non manca di rivolgere epiteti ingiuriosi all’indirizzo del movimento politico-culturale Cambia_Menti, coniando per i suoi componenti il nuovo termine di “invertebrato” accostato all’aggettivo qualificativo “politico”.

Pur senza citarci esplicitamente, nel pieno della solennità del Consiglio Comunale e nel mentre si discute del punto all’o.d.g. sui canoni enfiteutici, il Sindaco si rivolge ai componenti di Cambia_Menti, rei nelle settimane addietro – su sollecitazione di moltissimi concittadini – di aver elaborato una presa di posizione proprio sul tema canoni e affrancazione dei livelli, definendoci “comunisti con la barba nel cervello” ed “invertebrati politici”.

Ribadiamo che Cambia_Menti è una rete politica e culturale che nasce dall’esperienza di mondi civici, costituita sia da esponenti dei partiti di estrazione cattolico-sociale e post-comunista, sia da chi non è iscritto ad alcun partito, ma si è sempre speso democraticamente e civilmente in questi anni per tante battaglie politiche e sociali, tutti insieme impegnati a costruire un nuovo campo e restituire forza e dignità alla comunità di Cassano.

Tutto ciò premesso, anche qualora fossimo tutti “comunisti”, non ci sembra corretto e legittimo che la massima istituzione cittadina derida una sensibilità culturale, qual è quella dello storico comunismo italiano senza alcun rispetto e senso della misura.

Dunque, a distanza di pochi giorni, dopo aver ricevuto un altro smodato epiteto da un’altra massima carica istituzionale, che ha definito i membri di Cambia_Menti “emarginati sociali”, rei questa volta di aver scritto in un documento che  rattristrava vedere il Presidente del Consiglio non arginare gli ironici commenti proferite dal Sindaco in particolare verso due consigliere donne, nei tanti lunghissimi interventi che il primo cittadino  è abituato a fare – chissà poi in base a quale regolamento comunale gli è consentito sforare i tempi e spaziare sui più svariati argomenti – una nuova offesa viene rivolta dalle cariche istituzionali a chi osa mettere in discussione l’attività amministrativa o a esprimere posizioni nuove e diverse su temi che investono la nostra cittadina.

Ancora una volta dagli ultimi lavori consiliari, emergono, oltre appunto ai soliti toni incentrati perlopiù su termini ingiuriosi (invertebrati politici, comunisti con la barba nel cervello, codardia politica, ecc…), ennesime allusioni a presunti interessi speculativi che ruoterebbero attorno a mai citati esplicitamente consiglieri comunali.

Sono già un paio di sedute consiliari che ogni qual volta la minoranza non obbedisce e non si allinea alle posizioni della maggioranza, si cerca di mistificare e si allude senza fare mai nomi o fatti, a poteri economici forti o interessi particolari portati avanti non si sa bene da chi, in barba agli interessi della collettività.

Parole proferite dal Sindaco di una gravità inaudita, rivolte però sempre all’indirizzo di ignoti, mai, pienamente esplicitate come una corretta deontologia politica imporrebbe.

Per la città non è dignitoso assistere ad un tale confronto e dibattito politico.

 

A noi la rissa verbale non interessa, e se replichiamo a questi episodi non è per difendere la nostra dignità o quella dei membri del consiglio comunale non allineati, ma per difendere la dignità e la cultura del popolo cassanese che non merita di subire simili linguaggi e atteggiamenti che non appartengono alle società civili e democratiche.

Suggeriamo, quindi,  alla più alte cariche istituzionali comunali, di curare maggiormente il linguaggio con il quale si esprimono davanti alla cittadinanza, soprattutto nel mentre svolgono pubbliche funzioni; suggeriamo inoltre di studiare la storia del vero Socialismo Italiano, di cui tanta parte appartiene al PCI e ai partiti che dal PCI sono nati (PRC, PDS, DS, PD, ecc…), che ha dato al Paese un contributo determinante all’affermazione del sistema democratico nella nostra società e alla sua crescita economica e sociale, e la testimonianza di ciò la riscontriamo in tanti territori a noi vicini.

 

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